Dal Palatino a Piramide, al via nuova illuminazione dei siti storici

tra le illuminazioni avviate da Acea, che saranno permanenti, la più attesa è quella che dà sul Circo Massimo e di tutti gli edifici archeologici interni, che si accenderanno la notte del 31 dicembre dopo tredici anni

Parte la nuova illuminazione artistica permanente di alcuni tra i più rilevanti siti storici e archeologi di Roma Capitale, quali il Palatino, la Piramide Cestia, Porta San Paolo e la chiesa di San Marco. I progetti d’illuminazione, avviati da Acea, rientrano in un quadro più ampio di valorizzazione dei monumenti storici principali della Capitale, poiché “il lavoro che stiamo tentando di fare – ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in occasione della presentazione dell’iniziativa, – è dare nuova luce ai monumenti e quindi a Roma. È fondamentale riportare la luce, affinché Roma sia restituita in tutta la sua bellezza ai cittadini sia di giorno che di notte”.

Oggi si accenderà la Piramide Cestia, grazie a un impianto composto da 38 barre e da 4 fasci di luci led che valorizzeranno anche le colonne e alcuni tratti di mura adiacenti al monumento. Per evidenziare i dettagli dell’area circostante è stata inoltre potenziata l’illuminazione su Porta San Paolo, attraverso l’installazione di 18 lampade a led con diverse temperature di colore.

Nuova luce anche per la facciata, la Loggia delle benedizioni e il portico della Basilica di San Marco Evangelista a piazza Venezia con quattro fari su sostegno esterno che valorizzeranno la facciata, ed altrettanti volti a creare un flusso luminoso diretto verso le volte a crociera.

Per quanto riguarda la Basilica, due fasci di luce, inoltre, saranno puntati sulla statua di san Marco che sormonta il portale d’ingresso, ed è stato realizzato un gioco di illuminazioni nella Loggia delle Benedizioni che evidenzia sia la fascia pittorica, sia il soffitto ligneo, consentendo una lettura generale di tutti gli elementi decorativi e strutturali che caratterizzano il complesso monumentale.
“Il mandato – ha sottolineato Raggi – ci è stato dato per rendere questa città speciale, per occuparci di pezzetti della città dimenticati per lungo tempo. Stiamo, per questo, andando a illuminare siti storici e archeologici spenti da molti anni”.

Tra le illuminazioni, che saranno permanenti, la più attesa è quella dell’intero fronte del Palatino che dà sul Circo Massimo e di tutti gli edifici archeologici interni, “che si accenderanno la notte del 31 dicembre dopo tredici anni – ha spiegato il presidente di Acea, Luca Lanzalone – Acea dagli inizi del novecento gestisce l’illuminazione a Roma e non poteva sottrarsi alla sfida di rendere la città più bella proprio attraverso l’illuminazione”.

Gli interventi di ammodernamento e ripristino al Palatino riguardano l’impianto della Domus Severiana, dello Stadium, della Domus Augustana, della Domus Flavia e del Pedagogium, nell’ambito di un progetto che prevede l’implementazione delle apparecchiature a led di ultima generazione con 98 proiettori ad elevata resa cromatica, per una potenza di 4.660 watt.
“Un’installazione permanente che darà rinnovato splendore a questo gioiello della nostra città”, ha concluso la sindaca Raggi.
Alla conferenza stampa presso i Musei Capitolini sono intervenuti, tra gli altri, il vicesindaco di Roma Luca Bergamo, il funzionario archeologo del Parco archeologico del Colosseo, Alessandro D’Alessio e Marina Piranomonte della Soprintendenza speciale di Roma.

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