Atac: il Pd, prima vittima del concordato è la Roma-Lido

I dem all'attacco della Raggi alla vigilia dell'invio del piano al Tribunale di Roma. "Fondi per la tratta bloccati"

Ancora poche ore al giorno del giudizio per Atac. Domani mattina sul tavolo del Tribunale di Roma arriverà il plico con il piano industriale con cui (tentare di) uscire dalla crisi e agguantare il salvataggio. Eppure, anche quando manca davvero poco per conoscere il destino della municipalizzata più disastrata d’Italia, arriva l’ennesimo attacco del Pd all’indirizzo della sindaca Virginia Raggi.

Stavolta però c’è il sapore della beffa. I lavori per l’ammodernamento della Roma-Lido, una delle tratte più complicate e intasate d’Italia sarebbero stati bloccati proprio dal sopraggiungere del concordato. Quando la toppa è peggio dello strappo insomma. La denuncia è arrivata dalla consigliera dem, Irene Piccolo.

“Ennesima giornata di passione sulla Roma-Lido. Siamo ormai ad una routine che si alterna fra disagi e black-out”, ha scritto. “Oggi l’ennesimo guasto elettrico ha rallentato i treni rimodulando le corse a 15 minuti. Il mistero buffo è che i fondi per i lavori di ammodernamento della ferrovia ci sono e sono stati stanziati da tempo dalla Regione Lazio. Purtroppo a causa del concordato fallimentare, avanzato dalla giunta Raggi e
da Atac, quei soldi che avrebbero dovuto ripristinare un servizio degno di questo nome sono stati bloccati”.

“Continuiamo a ritenere la scelta del concordato fallimentare una scelta al buio – sottolinea Piccolo – che tra le gravi ripercussioni sul trasporto pubblico romano condanna ad una situazione sempre più precaria della Roma Lido, una scelta alla
cieca che sta bloccando soldi e lavori per opere importanti ed un servizio essenziale”

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