Campagna elettorale: votiamo per il romano qualunque

Per far credere ancora nel voto occorre una discontinuità col passato

Prendendo in contropiede Maurizio Crozza, che lo interpreta ogni venerdì su  La 7, disgustato dalle liti fratricide del centrodestra,  anche il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi si candida per il Campidoglio.

Intanto il degrado della Capitale diventa notizia top nel mondo, con la condizione di estremo abbandono del Mausoleo di Augusto, che suscita lo sdegno di un settimanale di grande prestigio come   l’ ‘’Economist’’.

 

Anche le buche e i crateri nelle strade si stanno paurosamente moltiplicando, soprattutto perché alle nuove, si aggiungono quelle vecchie riparate malamente. E la circolazione è sempre più difficile in tutta la città,  dimostrando, in maniera inequivocabile,  la inefficacia di tante Amministrazioni capitoline,  incapaci , tutte, di innovare una burocrazia attenta solo ai propri benefici e a chi li sostiene.

 

Paolo Fallai sul ‘’Corriere della Sera’’,  insiste giustamente nell’invocare dai numerosi candidati programmi dettagliati e credibili, in grado di risollevare l’interesse degli elettori. Tanto più che lo spettacolo delle liti dei partiti  ha diffuso il menefreghismo che già caratterizza alcuni romani, ma che sembra ormai pervadere la maggioranza.

 

’L’uomo qualunque’’ fu un movimento di grande successo negli anni quaranta, promosso da Gualtiero Giannini , contro il potere dei politici che schiacciava il popolo. Con straordinario tempismo lo ha ricordato Enrico Ruggeri nella sua rubrica ‘’Il falco e il gabbiano’’ su Radio24-Il Sole24Ore. Forse per risvegliare i romani ci vorrebbe un altro Giannini.  Ma se non ce la fa  Virginia Raggi dei Cinquestelle, che sembra  la più vicina,  ora è pronto il duo Razzi-Crozza. (ClS)

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