Bufera in Campidoglio, in cinque abbandonano la Raggi

Raineri, Minenna, Brandolese, Retttighieri e Solidoro

A meno di tre mesi dalla vittoria dei Cinque Stelle per il Campidoglio, arrivano le prime pesanti grane per la giunta Raggi. Il capo di gabinetto di Roma Capitale, Carla Raineri, e l’assessore al bilancio Marcello Minenna, hanno rassegnato ieri le proprie dimissioni. Lasciano pure Rettighieri e Brandolese (Atac), Solidoro (Ama). Insomma, una vera bufera di inizio settembre. 

 

 

Dunque, la nomina di Raineri presentava dei vizi formali. La sindaca Virginia Raggi su Facebook ha detto che “sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all’Anac che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della dottoressa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto ‘la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l’articolo 90 TUEL’ e ‘l’applicazione, al caso di specie, dell’articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria’. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l’ordinanza di revoca”. 

 

 

E’ intervenuto anche il premier Renzi che ha affermato: “Rispetto il lavoro del sindaco, ha vinto lei, a lei onori e oneri, non metto bocca sulla squadra, chi vince ha la responsabilità e il dovere di governare”. Insomma, nelle parole del premier si legge una mezza soddisfazione. Ma la sindaca Raggi risponde in modo indiretto: “Lavoriamo per individuare personalità di rilievo che contribuiscano al rilancio della città. Non ci fermiamo”.

 

 

E tra l’altro anche l’Atac è tornata nella bufera, ammesso che ne sia mai uscita. Il direttore generale Marco Rettighieri ha lasciato l’incarico, perché non ci sono le condizioni per fare un lavoro sereno. Stessa sorte per l’amministratore unico Armando Brandolese. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono i 18 milioni di euro che il Campidiglio aveva stanziato per Atac, mai arrivati in azienda, secondo Rettighieri.  Sui compensi di Raineri la procura di Roma aprirà un’inchiesta sulla base di un esposto di Fdi.

 

E come se non bastasse, alle 16.40 viene diffusa la nota: “Ama S.p.A. comunica che l’Amministratore Unico Alessandro Solidoro ha rassegnato le proprie dimissioni poiché, a seguito delle dimissioni dell’Assessore al Bilancio, Dottor Marcello Minenna, ha ritenuto venute meno le condizioni per l’incarico affidatogli”. Siamo a cinque dimissioni in un giorno solo. (Alg)

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