Un secondo binario tra Lunghezza e Tivoli e un diretto mattutino Guidonia-Termini. Sono due delle richieste dei pendolari dell’FL2, il treno che collega Roma Tiburtina con Tivoli grazie all’utilizzo della ferrovia Roma-Sulmona-Pescara.
Ai microfoni di Radiocolonna, il comitato pendolari – organizzatissimo, con tanto di addetto stampa e supporto legale dell’avv. Emanuele Libertazzi – ha raccontato le problematiche della linea ferroviaria che serve gran parte della periferia est di Roma.
“Un problema è costituito dal binario unico tra Lunghezza e Tivoli – spiega il portavoce Emanuele Di Silvio – un inconveniente che rende il servizio più lento e macchinoso”. L’assenza di un secondo binario, secondo i pendolari, costringe le stazioni ad essere utilizzate non solo come fermata ma come sosta per consentire il passaggio dell’altro treno. “Un’attesa che, per legge, dev’essere minimo di 7-8 minuti” precisa Di Silvio.
L’aumento delle stazioni della linea (14 per 40 km di tratta) ha aumentato l’utenza senza che venissero messi su rotaia treni più capienti.
Il Comitato Pendolari Roma-Tivoli conferma il buon rapporto con la Regione Lazio e Trenitalia, gestore della linea, ma rilancia la sfida su tre punti, in merito ai quali “ci saranno risposte entro 15-30 giorni”.
In primis, un treno mattutino che porti direttamente da Guidonia a Roma Termini, come quello – oggi solo pomeridiano – che da Pescara porta a Roma fermandosi proprio a Guidonia.
Poi treni più sofisticati e veloci verso Guidonia e Tivoli e infine un presidio maggiore in alcune stazioni a rischio sicurezza, come quella di Salone.