Alcolici: nuova etichettatura e calorie ben evidenti

Se ne parla e riparla da anni, forse nel '18 la svolta defintiva. Tutti gli alcolici dovranno adeguare le etichette. Saltano fuori le calorie e fanno paura

happy hour

E dire che, questa volta, l’Esercito della Salvezza o il Proibizionismo Usa non c’entrano proprio per niente!

vecchia campagna anti alcol

Resta il fatto che l’annuncio della decisione dell’Unione Europea di rendere obbligatoria l’etichettatura con i valori nutrizionali SU TUTTI GLI ALCOLICI ha sollevato un vespaio di eccezioni e di proteste. Dal 2018 parte il conto alla rovescia per tutti i produttori di bevande alcoliche che avranno 1 anno di tempo per discutere e poi, speriamo, adeguarsi. Con un iter che è durato molti anni, bene o male, ormai “quasi” tutti gli alimenti dal più semplice al più raffinato riportano le tabelle nutrizionali. Questo è sacrosanto, per aiutare il consumatore a scegliere il prodotto più adatto alla propria dieta e alle proprie necessità. Chi fa la spesa sa bene che l’indicazione delle famigerate calorie/sale/zuccheri e grassi determina in modo concreto e prioritario la scelta di un articolo fra tanti altri. Ma non è solo un problema di “peso forma” è anche e soprattutto una questione di educazione alimentare. Da queste indicazioni, riportate spesso sul retro della confezione, abbiamo capito che 2 pacchetti di crackers, ad esempio, possono portarci anche 400 kcal, più o meno, come una pizza capricciosa o 100 gr di mortadella…per non parlare delle patatine in sacchetto che, una tira l’altra, vanno oltre le 500 calorie.

A questo punto e, visto il dilagare infinito degli happy hours e degli apericena, ci par giusto sapere (grosso modo) quanto vale, caloricamente parlando, il nostro beverone colorato o il nostro bicchiere di vino.

Ad oggi il regolamento UE del 2011 esonera le bevande che contengono più dell’1,2 % di alcol dall’etichettatura obbligatoria con relativo elenco degli ingredienti e valore nutrizionale.

La generale disinformazione sulle calorie “occulte” o “vuote” (come vengono chiamate scientificamente) ci porta ad introdurre  almeno il 10% del fabbisogno giornaliero, senza avere reali benefici alimentari e con un pesante aggravio delle patologie legate a varie forme di obesità.

Certo un buon bicchiere di vino a tavola o la gloriosa fine giornata suggellata da un happy con gli amici sono “sacrosanti e gratificanti”. Ma visto che “chi non beve in compagnia…” porta quasi sempre ad andare ben oltre il singolo giro è imperativo che ci si accenda, almeno, la lampadina della maledetta caloria di troppo. Quindi occhio ai bicchieri che, guarda caso, si è notato stanno aumentano le loro dimensioni vertiginosamente.

E allora qualche dato generico: Birra chiara 1 lattina (33 cl) 151,8 cal; Mojito 200 cal; Caipirinha 250 cal; Aperol Spritz (10 cl) 55 cal; Prosecchino (10cl) 75 cal; il drammatico Limoncello (10cl) 304 cal…Avete presente quanto sono 10 cl di “liquido”? Eccoli!!! Non ci resta che piangere….

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