Anche a Roma e nel Lazio c’è chi non si può permettere un pasto, il cibo, ed è dunque in povertà alimentare. Si calcola che questo fattore riguarda un romano su dieci. E c’è un altro fenomeno che preoccupa: solo il 24% degli edifici scolastici dispone di una mensa per le bambine e i bambini, il 14,6 per cento in meno rispetto al dato nazionale. Lo afferma il rapporto di Azione contro la fame.
Il Lazio meglio di altre regioni
Il Lazio è comunque tra quelle regioni, solo 6 a livello nazionale, in cui la combinazione di rischio di povertà alimentare e insicurezza percepita si colloca al di sotto della media nazionale. Ciononostante il 14% dei bambini delle periferie, soprattutto nella parte est della città, ha difficoltà ad alimentarsi in modo sano.
Al Tufello intervengono i centri sociali contro la povertà alimentare
Il rapporto ‘Quando il cibo non basta’ dell’associazione Terra si concentra sul Tufello. Dai racconti delle abitanti e degli abitanti del Tufello emerge con forza il tema dell’alimentazione, capace tanto di ampliare le disuguaglianze quanto di creare legami e generare straordinari gesti di solidarietà, come accade nell’emporio del Centro Sociale Autogestito Astra. Sono soprattutto le donne, le madri, a sentire più profondamente il peso e il valore del cibo: “Nessuno ci pensa, solo noi donne”, “Se non lo faccio io, non lo fa nessuno”, raccontano alcune. Il ruolo di cura viene assunto fino al sacrificio personale: “Rinuncio a tutto per mio figlio”, “Ho rinunciato al cioccolato per comprare i noodles a mia figlia”. Allo stesso tempo, il cibo diventa un ponte con le proprie origini o un modo per mettere radici in un nuovo luogo. “Io cucino marocchino, i miei figli cucinano italiano”, dice una mamma. “Io vi porto il Marocco in Italia”, aggiunge una donna che ha lavorato come cuoca in un centro anziani.
In Italia 4 milioni di famiglie non hanno il cibo
A livello nazionale, la povertà alimentare è una condizione che riguarda quattro milioni di famiglie, intrecciando l’aumento del costo delle materie prime e il rapporto con il lavoro nel Paese. Secondo i dati di Azione contro la fame, quasi tre milioni di famiglie non riescono a garantirsi con continuità un pasto sano e adeguato: porzioni ridotte, meno frutta e verdura e una diminuzione delle proteine diventano spesso compromessi necessari pur di assicurare qualcosa da mettere in tavola.