Alluvione Emilia Romagna, Meloni atterrata a Rimini: vedrà Bonaccini

La premier nelle zone devastate dal maltempo. Anche domani allerta rossa

(Dall’inviata Silvia Mancinelli) – La premier Giorgia Meloni è atterrata all’aeroporto di Rimini, proveniente dal Giappone. Meloni, a quanto apprende l’Adnkronos incontrerà il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per fare il punto della situazione dopo il sopralluogo alle zone alluvionate.

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ALLERTA ROSSA – Anche domani prosegue l’allerta rossa in Emilia Romagna per piene dei fiumi, frane e piene dei corsi minori. A rinnovarla la Protezione civile specificando “che il codice colore rosso sul bolognese e sulla Romagna è connesso alle gravi criticità idrogeologiche e idrauliche già presenti sul territorio e originate dagli eventi dei giorni scorsi”.

Nella giornata di lunedì 22 maggio, sono previste deboli piogge sparse localmente anche a carattere di rovescio sulle aree appenniniche durante le ore centrali della giornata. Non si prevedono – aggiunge la Protezione civile – significativi incrementi dei livelli idrometrici, tuttavia le residue piogge osservate e previste determineranno un rallentamento dell’esaurimento delle piene su tutti i corsi d’acqua della regione. Nelle zone montane-collinari centro-orientali della regione permangono condizioni di vulnerabilità con possibilità di frane nei versanti idrogeologicamente più fragili. In particolare nelle aree collinari della Romagna e dell’Appennino bolognese, persistono condizioni favorevoli allo sviluppo e all’evoluzione di frane già attivatesi nei giorni scorsi.

GLI INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO – I vigili del Fuoco di Forlì-Cesena, dopo aver terminato le operazioni di soccorso alla popolazione rimasta isolata a causa dell’esondazione dei fiumi, proseguono le attività di prosciugamento e svuotamento di aree o locali allagati e le operazioni di ripristino e messa in sicurezza delle numerose frane che interessano il territorio, 127 quelle attive, molte delle quali isolano completamente frazioni e abitazioni dei comuni collinari/montani e hanno interrotto l’erogazione di acqua ed energia elettrica.

Sette le squadre Gos (Gruppo Operativo Speciale) in campo, specialisti di macchine movimento terra provenienti da tutta Italia, che stanno lavorando per aprire le strade e creare passaggi laddove non esistono più. Al lavoro attualmente su 12 interventi urgenti con 30 macchine movimento terra e mezzi pesanti per rimuovere la terra e il fango riaprendo secondo ordini di priorità strade statali, provinciali e comunali che consentano di raggiungere abitazioni/frazioni isolate ormai da giorni e di permettere l’accesso in sicurezza delle persone alle proprie abitazioni e la consegna di mangime e foraggio a numerosi allevamenti con animali.

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