Alluvione in Toscana, trovato corpo dell’ultimo disperso: morti salgono a 8

Si tratta di un uomo di 84 anni di Prato, dell'anziano si erano perse le tracce il 2 novembre scorso. Mutui sospesi, firmata l'ordinanza

È stato ritrovato nella tarda mattinata di oggi in un vivaio nei pressi di Iolo, nel comune di Prato, il cadavere di Antonio Tumolo, 84 anni, l’ultimo disperso del maltempo che si è abbattuto sulla Toscana la settimana scorsa. Dell’anziano pratese si erano perse le tracce da giovedì 2 novembre, mentre stava tornava a casa dopo essere andato in uno studio medico per una visita. Sulla strada per il ritorno a casa, Tumolo era stato travolto dall’acqua, nei pressi di un torrente nella zona di Galceti. Venerdì 3 novembre i carabinieri avevano ritrovato l’auto del pensionato e da allora le ricerche non si sono mai interrotte. Il bilancio dei morti per l’alluvione in Toscana sale così a 8 vittime.

Sospensione mutui, Giani firma ordinanza

“Ho sottoscritto con tempestività l’ordinanza per la sospensione dei mutui che consentirà ad Abu di disporre presso gli istituti di credito quello che la legge mi consente di fare“, ha annunciato intanto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Si tratta di un intervento che ritengo molto importante per dare respiro e ossigeno a coloro che sono stati colpiti dalla calamità naturale determinata dal maltempo”, ha aggiunto Giani.

Il presidente della Regione nel merito dell’ordinanza ha osservato: “In ragione del grave disagio socio-economico dell’evento che costituisce causa di forza maggiore – spiega Giani -, i soggetti titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati o inagibili ovvero alla gestione di attività di natura commerciale, economica e anche agricola svolta nei medesimi edifici, previa presentazione di autocertificazione del danno subito, hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari, fino all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile, e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza, una sospensione delle rate dei mutui stessi optando fra la sospensione dell’intera rata o quella della sola quota capitale”.

Il presidente della Regione Toscana ha scritto quindi a Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), per richiedere interventi a sostegno delle popolazioni colpite toscane colpite dall’alluvione.

In veste di commissario delegato per l’emergenza, il presidente della Toscana chiede in particolare la sospensione del pagamento delle bollette di acqua, luce e gas e l’introduzione di una specifica agevolazione tariffaria per i maggiori consumi di acqua dovuti al lavaggio di case e attività commerciali.

La regione è intanto alle prese con fango, detriti e rifiuti. Firmata dal presidente della Regione Toscana e Commissario per l’emergenza alluvione anche un’ordinanza per lo smaltimento di rifiuti speciali e spurghi. “La questione dei rifiuti sarà il tema centrale delle prossime ore – ha spiegato ieri Giani – Oggi il meccanismo istintivo per le persone è quello di depositare i rifiuti davanti a casa, ma in realtà i cumuli stanno creando un restringimento degli assi stradali e di conseguenza difficoltà di circolazione che si riflettono anche a distanza di chilometri”. “Con questa ordinanza – ha detto il presidente Giani – disponiamo di creare ulteriori aree di stoccaggio, almeno una in ogni Comune, nelle quali i rifiuti potranno restare fino a quando saranno smaltiti, negli impianti della nostra Regione ma anche in impianti messi a disposizione dalla generosità e dalla solidarietà delle altre Regioni”. “Dunque – riepiloga il presidente – avremo a disposizione sia le isole ecologiche di Alia, sia queste aree di stoccaggio provvisorio individuate dai Comuni”. Con l’ordinanza n. 4 del 3 novembre la Regione aveva chiesto ai Comuni di individuare aree di primo stoccaggio, funzionali per semplificare e accelerare l’attività del gestore del servizio di raccolta. Con il nuovo provvedimento, si chiede, invece, alle amministrazioni di indicare aree per i fanghi palabili e viene inoltre avviata la ricerca di ulteriori aree di stoccaggio di più grandi dimensioni, situate fuori dai centri abitati, dove i rifiuti potranno restare fino al loro avvio allo smaltimento finale.

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