Attacchi ad ebrei in Francia, oggi a Parigi marcia contro l’antisemitismo

Indetta dai presidenti delle due camere dopo l'ondata di attacchi ai cittadini francesi di fede ebraica. Polemiche per partecipazione estrema destra e l'assenza di Melenchon. La lettera di Macron

Parigi si prepara alla manifestazione “contro l’antisemitismo e per la Repubblica” organizzata dai presidenti delle due camere dopo l’ondata di attacchi contro ebrei in tutta la Francia, in seguito allo scoppio della guerra fra Israele e Hamas a Gaza. La premier Elisabeth Borne ha annunciato sul social X che sarà presente perché “questa lotta è vitale per la coesione nazionale”. Ma nel suo post ha anche stigmatizzato chi si mette “in posa”, in aperto riferimento alla partecipazione dell’estrema destra e l’assenza della sinistra radicale.

“L’assenza de La France Insoumise parla da sola”, mentre “la presenza del Rassemblement National non inganna nessuno”, ha scritto Borne. La marcia è stata convocata dai presidenti delle due Camere, Yael Braun-Pivet e Gerard Larcher, dopo che in Francia sono stati perpetrati oltre 1200 atti di antisemitismo dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. La manifestazione, alla quale non è previsto nessun oratore, deve essere “un grido delle coscienze per gridare al mondo che la Francia non lascerà mai prosperare l’antisemitismo”.

L’annunciata presenza di due leader dell’estrema destra, Marine Le Pen del Rassemblement National, e Eric Zemmour di La Reconquete, ha però creato molte polemiche. Tanto più che in passato esponenti del vecchio Front National, fra cui il padre di Marine, Jean Marie, sono stati accusati di antisemitismo.

Il leader de la France Insoumise, Jean Luc Melenchon ha citato la presenza dell’estrema destra fra i motivi per non partecipare. Ma è stato poi sommerso da critiche quando ha qualificato la marcia come un “rendez vous” per “gli amici del sostegno incondizionato al massacro” a Gaza. Alla fine France Insoumise parteciperà stamattina ad un raduno di forze giovanili della sinistra davanti al “Velo d’hiv”, da cui furono deportati oltre 13mila ebrei nei campi di sterminio nazisti.

Il presidente francese Emmanuel Macron, che oggi ha pubblicato una lettera contro l’antisemitismo, non sarà alla marcia, ma sarà presente “col cuore e i pensieri”. Altre 73 marce contro l’antisemitismo sono previste in tutto il paese, da Marsiglia a Tolosa, da Strasburgo e Colmar.

L’antisemitismo è sempre “odioso”, una “Francia dove i nostri concittadini ebrei hanno paura non è la Francia”, ha scritto oggi il presidente francese nella lettera rivolta ai suoi concittadini in occasione della marcia.

Durante “l’attacco terroristico” perpetrato da Hamas il 7 ottobre, “40 dei nostri compatrioti sono stati vittime della barbarie, otto sono ritenuti dispersi o trattenuti come ostaggi. Siamo tutti martoriati. Tutti a fianco delle famiglie. Tutti mobilitati per ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi. A questo dolore della Nazione, si è aggiunta l’insopportabile ripresa di un antisemitismo senza freni. Che sia religioso, sociale, identitario o razziale, l’antisemitismo è sempre come lo presentava Emile Zola: odioso”, si legge nella lettera pubblicata su Le Parisien, in cui Macron cita lo scrittore che difese il capitano Dreyfus, nel più famoso caso di antisemitismo in Francia.

In un mese sono stati commessi sul nostro territorio più di un migliaio di atti di antisemitismo. Tre volte più di atti d’odio contro i nostri compatrioti ebrei in poche settimane rispetto a tutto l’anno scorso“, sottolinea Macron, parlando della “legittima angoscia” degli ebrei francesi. “Una Francia in cui i nostri compatrioti ebrei hanno paura non è la Francia”, continua il presidente. “In un mese, abbiamo eseguito centinaia di arresti e aperto decine di procedure giudiziarie. Per riportare l’antisemitismo al solo luogo dove deve stare: davanti ai tribunali e dietro le sbarre. Nessuna tolleranza per l’intollerabile”, scrive Macron.

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