“E’ stato raggiunto un accordo oggi per uno scambio umanitario di prigionieri tra Hamas e Israele“. Lo riferisce Al Arabiya, citando proprie fonti secondo cui l’accordo consiste “nel rilascio delle prigioniere e dei minori palestinesi nelle carceri israeliane in cambio di 100 ostaggi, donne e minori, detenuti da Hamas”.
Sono giorni che va avanti la trattativa per i negoziati che ha visto in prima fila anche Stati Uniti, Qatar ed Egitto. Era stato lo stesso premier israeliano Benjamin Netanyahu a ribadire mercoledì 8 novembre che non ci sarebbe stato “alcun cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi”. Sul fronte opposto anche Hamas aveva tenuto il punto. “Ribadiamo che l’unica strada” per il rilascio degli ostaggi “è un accordo globale per lo scambio totale o parziale dei prigionieri” aveva fatto sapere, sempre qualche giorno fa, Abu Obeida, portavoce delle Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas.
Parenti ostaggi ringraziano Papa Francesco
I parenti degli ostaggi in mano ad Hamas in un video ringraziano il Papa per quanto sta facendo per la loro liberazione. “Grazie per aver trovato il tempo per cercare di aiutarci a liberare i 240 esseri umani che sono sepolti vivi sotto Gaza. Sono di tutte le diverse religioni: musulmana, ebraica, cristiana, indù, buddista. E sono esseri umani. Sono figli di Dio” dice Rachel Goldberg-Polin, la mamma del giovane israeliano Hersh tra i rapiti da Hamas durante l’assalto al rave del 7 ottobre in un filmato ai media vaticani. Rachel Goldberg-Polin, portavoce dei parenti degli ostaggi, dice di apprezzare “molto il tentativo” del Papa “di riportarli tutti a casa dalle loro famiglie”. Bergoglio, dal giorno del sequestro, sta instancabilmente facendo appelli per chiedere la liberazione degli ostaggi di Hamas.
Netanyahu: “Dopo eliminazione Hamas controllo totale su Striscia di Gaza”
Dopo l’eliminazione di Hamas ci sarà un controllo totale di Israele sulla sicurezza della Striscia di Gaza, completa la piena smilitarizzazione. E’ quanto ha detto Benjamin Netanyahu durante il suo incontro con i leader delle comunità sul confine con Gaza, secondo quanto riporta Haaretz. Il premier israeliano ha sottolineato che questo sarà fatto per garantire che non ci sia più una minaccia dalla Striscia per i cittadini israeliani.