“Per motivi di democrazia a voi sconosciuti lascio il palco“. Così la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, lasciando il palco del Salone del libro 2023 di Torino dove le è stato impedito di intervenire da un gruppo di manifestanti. “Lascio il palco – ha aggiunto – ai ragazzi di casa Ugi, a chi vuole parlare di problemi che spero vogliate ascoltare”. Sono una ventina i manifestanti identificati dalla Digos di Torino per aver impedito l’intervento della ministra della Famiglia. A quanto si apprende si tratterebbe di appartenenti a Extinction Rebellion e Non una di meno che ora rischiano una denuncia per violenza privata.
LA PROTESTA – “Sul mio corpo decido io, ma quale Stato, ma quale Dio”. Così un gruppo di manifestanti dei movimenti Extinction Rebellion, Comitato Essenon, Non una di meno, Fridays For Future ed Ecologia con urla e striscioni hanno accolto la ministra della Famiglia (VIDEO). Immediatamente sono intervenute le forze dell’ordine per allontanare i manifestanti dallo stand, ma la ministra ha invitato i manifestanti a un confronto.
“Vorrei parlare con le persone che manifestano, non voglio che nessuno sia portato via, non lo posso accettare visto che la mia esperienza è stata anche quella di sit-in cui venivo portata via”, ha detto Roccella. Sul palco è quindi salita una manifestante che ha letto un comunicato.
I manifestanti erano seduti tra il pubblico e non appena Roccella è salita sul palco si sono alzati iniziando la protesta. Alcuni si sono distesi a terra, altre si sono tolte le magliette mostrando sull’addome la scritta ‘Aborto libero’ e ‘Ru426 in ogni ospedale’ e qualcun altro ha sollevato cartelli con scritto ‘Fuori lo Stato dalle mie mutande’. Botta e risposta con la ministra che al termine della lettura del comunicato ha detto: “Se è vero che siete contro la mercificazione del corpo delle donne battetevi con noi contro l’utero in affitto”. Parole che sono state accolte dai manifestanti con urla.
Nello stand di Arena Piemonte è arrivato il direttore editoriale del Salone del Libro Nicola Lagioia. Dopo essere stato a colloquio con Roccella, Lagioia ha invitato i manifestanti a confrontarsi con la ministra: “Il Salone è un luogo democratico e della democrazia fa parte anche la contestazione però secondo me avete l’opportunità di dialogare con la ministra dopo averla contestata, perché qualcuno di voi, un delegato, non sale sul palco e si confronta? Perché non trasformare questa occasione in un dialogo anche acceso? La vostra è una contestazione legittima, pacifica però a un certo punto ci deve stare il dialogo“. L’appello, però, come già l’invito rivolto in precedenza dalla stessa Roccella, non è stato accolto e Lagioia ha lasciato lo stand.