“La Grande Madre” accoglie tutti a Palazzo Reale
Inaugurato il nuovo evento di punta del palinsesto di ExpoinCittà

In un affollatissimo Palazzo Reale, il comune di Milano ha inaugurato uno degli appuntamenti più attesi del secondo semestre dell’anno di Expo: la mostra “La Grande Madre”, voluta dal Comune di Milano tra gli eventi di punta del palinsesto ExpoinCittà e organizzata dalla Fondazione Nicola Trussardi. Ma in quel bagno di folla mancava proprio il protagonista principale: il curatore, Massimiliano Gioni, enfant prodige dell’arte (40 anni e un curriculum da far invidia a chiunque). Assente più che giustificato, però: ironia della sorte, il motivo era proprio legato al tema della “sua” mostra perché sabato scorso, a New York, è nato suo figlio Giacomo. E così, a raccontare le 400 opere esposte a Palazzo Reale Gioni c’era, sì, ma via skype. Con sopresa finale: i saluti fatti accanto al neonato.
Nel primo giorno di mostra, che resterà aperta fino al 15 novembre, erano presenti non solo molti giornalisti. Quando le porte sono state aperte al pubblico, anche milanesi, turisti e visitatori d’eccezione si sono messi in fila per visitare in anteprima le sale: da Germano Celant a Miuccia Prada a Giò Marconi, accompagnati dai padroni di casa – l’assessore alla Cultura Filippo del Corno e Beatrice Trussardi.
Ventinove in tutto le sale che scandiscono un percorso da non perdere e che attraversa le numerose correnti artistiche del secolo scorso attraverso l’unico tema: la centralità della donna nella società e la sua evoluzione, in particolare in Europa e negli Stati Uniti. Sono 139 le firme coinvolte, fra artisti, registi e scrittori. Tutti legati dalla sola esperienza che accomuna tutti gli esseri viventi, com’è stato ricordato nel corso della conferenza stampa: i nove mesi passati nel grembo materno. Ed ecco allora che ciascuno potrà ritrovare parte di sé, ha sottolineato anche Beatrice Trussardi.
Una mostra che non mancherà di nutrire la mente, ma anche di scioccarla, con le sue molte opere provocatorie. Impossibile citare alcuni artisti (gran parte dei quali sono donne) senza far torto agli altri, ma se qualche nome è d’obbligo farne ricorderemo allora Frida Kahlo e Man Ray, Dorothea Tanning e Yoko Ono, Nathalie Djurberg e Hannah Höch, ma anche Edvard Munch, Lucio Fontana e Umberto Boccioni.
t.p.