Mibact e Save the Children per avvicinare i ragazzi all'arte
L'attenzione va alle realtà geografiche più svantaggiate e marginali


“Vogliamo incrementare il coinvolgimento e la fruizione dell’arte da parte dei ragazzi con particolare attenzione alle realtà geografiche più svantaggiate e marginali. Le periferie sono il vero luogo in cui si giocano le sfide del nostro tempo a cominciare da quella sull’integrazione”. Con queste parole il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha presentato questa mattina al Collegio Romano il progetto ‘Arte alla luce’ nato dal protocollo d’intesa fra Save The Children ed il Mibact-Direzione Generale Arte e Architetture contemporanee e Periferie urbane.
Il progetto coinvolgerà circa 50 ragazzi e ragazze dai 13 ai 17 anni delle città di Palermo, Gioiosa Jonica e Bari: 3 artisti (Massimo Grinaldi, Domenico Mangano e Adriano Paci) li accompagneranno, per tre giorni in ciascuna città, nella elaborazione orazione di un percorso artistico. I workshop saranno preceduti da due settimane di incontri e formazione. Punto nevralgico dell’iniziativa i ‘Punti luce’ di Save the Children, delle strutture socio-educative aperte in 16 città per contrastare la povertà educativa dei bambini offrendo attività ricreative, formative, creative ed accompagnare allo stadio. Il progetto assume particolare valenza alla luce dei dati elaborati da Save the Children: in Italia circa 2 minori su 3 (64%) fra 6 e 17 anni non hanno mai visitato una mostra, un museo, un sito archeologico, letto un libro o assistito ad un concerto o ad una rappresentazione teatrale. Percentuale che salgono ulteriormente in Sicilia (79%) Calabria (78,4%) e Puglia (74%). Il problema della povertà educativa è stato trascurato mentre con questo progetto ragazzi e ragazze potranno misurarsi direttamente con il mondo dell’arte così come dovrebbe accadere nel percorso di crescita di ogni minore. Questo – ha spiegato Raffaella Milano, Direttore programmi Italia-Europa di Save the Children – è un progetto pilota che speriamo di poter estendere anche ad altre città”.
C.T. (Fonte Omniroma)