Giuseppe Bertolucci. Il suo cinema, il suo teatro, la sua tv
Il Festival si inaugura al Teatro Argentina il 18 maggio con Roberto Benigni

- Fabrizio Gifuni
- foto Marco Caselli Nirmal
- Giovanna Marini
- Coro Arcanto
- Sonia Bergamasco
- foto Fabio Del Duca
L’inaugurazione è fissata per lunedì 18 maggio, alle 20, negli spazi dello storico Teatro Argentina. E sarà una grande serata: dopo l’introduzione di Nicola Zingaretti e Lidia Ravera, c’è il concerto di Giovanna Marini e del Coro Arcanto che seguiranno il concerto ‘Aspettava nel sole’, con il canto ‘Te Deum per un amico’ composto appositamente per Giuseppe Bertolucci. E poi arriva lui, Roberto Benigni: neanche a dirlo, sale l’attesa nella vigilia dell’evento per il suo intervento che precede la proiezione del film ‘Berlinguer ti voglio bene’, irriverente esordio cinematografico sia per Bertolucci che per lo stesso Benigni.
Si preannuncia insomma un inizio scoppiettante per la prima edizione del festival “Giuseppe Bertolucci – il suo cinema, il suo teatro, la sua televisione”, nato per rendere un omaggio all’opera di Giuseppe Bertolucci, a quasi tre anni dalla sua scomparsa, ricordando il suo prezioso contributo al teatro, al cinema e alla televisione italiani, a partire dai primi anni settanta fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2012, all’età di 65 anni.
Dal 19 al 24 maggio al Teatro India, in programma la ripresa di quattro spettacoli teatrali da lui diretti: ‘Casa d’altri’, ‘Raccioneperccui’, ‘L’ingegner Gadda va alla Guerra’ con Fabrizio Gifuni, e ‘Karenina. Prove aperte di infelicità’ con Sonia Bergamasco.
Nelle stesse giornate, anche le proiezioni dei suoi più rappresentativi lavori cinematografici e televisivi, sia di finzione sia documentari, con più di 30 titoli nelle sale Deluxe, Kodak e Volonté della Casa del Cinema, ad ingresso libero.
Tra gli altri ricordiamo: ‘Oggetti Smarriti’, ‘TuttoBenigni’, e ‘Quer pasticciaccio brutto de via Merulana’, un’edizione televisiva di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Carlo Emilio Gadda, allestito per la scena da Luca Ronconi.
(r.p.)