Spotlight: la Chiesa violenta alla Mostra del Cinema a Venezia
Premio Pulitzer e film fuori concorso denunciano abusi

E’ il “tradimento della fede” a bruciare le ferite sanguinanti delle piccole vittime degli abusi sessuali perpetrati da cinque sacerdoti della chiesa di Boston. Il tema delicato e scioccante scoperchiato dall’inchiesta del Boston Globe nel 2002, Premio Pulitzer nel 2003, e tema del film Fuori concorso alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia, SPOTLIGHT,diretto da Thomas McCarthy.
Il regista, in conferenza stampa, con gli attori Stanley Tucci e Mark Ruffalo ha parlato lungamente del significato del suo film per il quale non si attende “grandi reazioni da parte della Chiesa” .Accolto nel corso della proiezione riservata alla stampa con un lungo applauso, “Spotligt” è un film destinato a creare forte dibattito e a smuovere le coscienze.Girato nello stile perfetto del grande cinema americano, la pellicola di McCarthy regala un saggio di giornalismo investigativo ormai in via di estinzione soprattutto mette lo spettatore di fronte ai fatti documentati dalle testimonianze dei sopravvissuti agli abusi sessuali. Vittime da bambini e adulti che, dimenticati e per dimenticare, sono caduti in altri abusi fra alcol e droga.
“Mi piacerebbe che Papa Francesco potesse vederela pellicola – ha spiegato il regista – ma non credo che il mio film susciterà grandi reazioni da parte della Chiesa. Sì, sono pessimista nei confronti della chiesa cattolica: le parole sono una cosa e le azioni un’altra. In ogni caso – ha aggiunto McCarthy – il mio non vuole essere un attacco alla Chiesa ma un invito a guarire le ferite che ha provocato, anche allontanando la gente dalla fede”. (a.b.)