I film di Venezia e Locarno sbarcano a Roma
una settimana di cinema dai grandi festival


Con oltre 50 titoli in 16 sale, da oggi al 22 settembre, si apre una settimana di grande cinema con la doppia rassegna “I film di Venezia e Locarno a Roma”. Un appuntamento molto atteso che apre al grande pubblico uno sguardo sulle produzioni di alto valore artistico e sulle nuove tendenze internazionali. Una vera e propria rassegna itinerante che coinvolge tutti i quartieri della città: da Trastevere (Alcazar, Intrastevere, Nuovo Sacher) a Prati (Eden Film Center, Giulio Cesare, Adriano), da Pinciano e San Lorenzo (Fiamma, Barberini, Jolly, Mignon, Savoy, Tibur) a Testaccio (Greenwich), passando ovviamente per il cuore della città (Farnese Persol, Quattro Fontane, Nuovo Olimpia). “Continua a crescere l’interesse intorno a questa iniziativa che ormai è diventata un appuntamento fisso per la vita culturale della città. Dopo Cannes ora è la volta di Venezia e Locarno: i film proiettati in questi grandi festival compiono un ulteriore viaggio per arrivare fino a Roma, che grazie anche alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, si conferma sempre di più capitale del cinema” è quanto dichiara l’Assessore alla Cultura e allo Sport di Roma Capitale, Giovanna Marinelli. Tutte le sezioni della Mostra del Cinema di Venezia sono rappresentate nel Festival: a partire dal vincitore del Leone d’Oro Desde allá (Da Lontano) opera prima del venezuelano Lorenzo Vigas, con Alfredo Castro e Luis Silva. Racconta il rapporto tra un grigio uomo di mezza età ed un “ragazzo di vita”. Dal Concorso arrivano, tra gli altri, Amor vostro di Giuseppe M. Gaudino, ritratto in bianco e nero della vita interiore di una donna sullo sfondo di una Napoli sempre dignitosa nella sua sofferente bellezza, con una straordinaria interpretazione di Valeria Golino che per questo film si è aggiudicata la Coppa Volpi; Francofonia di Aleksandr Sokurov incentrato sul rapporto tra potere, arte e cultura sullo sfondo di un’Europa in conflitto;; e The danish girl di Tom Hooper, ambientato nella Copenhagen degli anni ’20 ispirato alle vite reali di Gerda Wegener e Lili Elbe, la prima persona transessuale della storia e L’attesa di Piero Messina con Juliette Binoche premiato con il Leoncino d’Oro Agiscuola per il Cinema, giunto alla sua XXVII edizione. (gc)