Banca Fucino mecenate Opera Roma con contributo da 750 mila Euro

Accordo triennale. Fuortes, modello per altri teatri chiusi

Banca del Fucino scommette sull’arte e sulla cultura e diventa Mecenate della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma. Questa mattina il presidente di Banca del Fucino, Mauro Masi, ha firmato con il sovrintendente Carlo Fuortes , un accordo di collaborazione triennale dal 2020 al 2022 con cui Banca del Fucino si impegna a versare un importante contributo economico, 750 mila Euro, a sostegno della Fondazione del teatro. L’accordo, in piena era Covid, arriva in un momento – sottolinea il teatro romano – nel quale il settore dello spettacolo dal vivo, in Italia, e’ paralizzato da una grande incertezza, in attesa del possibile riavvio delle attivita’ artistiche. Il generoso contributo andra’ anche a sostenere “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, progetto nato nel 2016 – e giunto alla sua terza edizione – per valorizzare e formare nuove generazioni di artisti tramandando e promuovendo la specificita’ della tradizione operistica italiana.

Per Masi, presidente della piu’ antica e importante banca privata romana, “questo accordo con un Teatro cosi’ prestigioso, polo di eccellenza culturale non solo per il nostro Paese, rientra pienamente nello spirito che ha caratterizzato l’integrazione di Igea Banca e Banca del Fucino, volta a creare un nuovo gruppo bancario di riferimento per il rilancio della Citta’ di Roma. Tale obiettivo, infatti, si vuole perseguire, non solo attraverso iniziative di sostegno finanziario alle imprese e alle famiglie ma anche attraverso interventi valorizzazione della migliore produzione artistica della nostra citta’”.

E parla di “evidente valore simbolico” il sovrintendente Fuortes “e di potenziale apripista rispetto al sistema imprenditoriale nazionale e, territoriale” .

In linea con la campagna di fundraising “I love Roma Opera aperta“, che il Teatro dell’Opera di Roma ha appena lanciato sul proprio sito web istituzionale e sui canali social, proprio allo scopo di reagire alle difficolta’ del momento e chiamare a raccolta quanti, aziende e privati cittadini, desiderano far sentire la loro vicinanza al Teatro, Banca del Fucino va in soccorso del Teatro dell’Opera di Roma, come tutti i teatri italiani, chiuso dal 5 marzo scorso a causa della pandemia da Covid-19.

“Per una banca privata, decidere di finanziare un teatro chiuso, per il quale non esiste al momento una data definita di riapertura, e’ davvero un comportamento virtuoso, che ci auguriamo possa essere preso a modello e imitato dalle migliori forze imprenditoriali, romane e non”, sottolinea Fuortes. L’erogazione liberale di Banca del Fucino beneficera’ dell’agevolazione fiscale “Art Bonus”, la misura introdotta nel 2014 dall’allora e tuttora ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, per favorire il mecenatismo culturale in Italia

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014