Carcere: nel Lazio nuovi sportelli per i diritti dei detenuti

Serviranno a facilitare i contatti con il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive

Aprono nelle carceri del Lazio nuovi sportelli per i diritti dei detenuti, che serviranno a facilitare i contatti con il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive. L’iniziativa è frutto dell’accordo stipulato  tra il Garante regionale, Stefano Anastasìa, le quattro università laziali e la onlus Arci Solidarietà Viterbo.

“Obiettivo di questi sportelli è quello di garantire a tutte le persone detenute negli istituti di pena del Lazio di poter accedere nei tempi più rapidi possibili al Garante regionale, per chiedere informazioni, esprimere doglianze o presentare reclami”, ha spiegato Anastasìa. “Grazie al contributo e alle competenze delle università e dell’Arci di Viterbo, riusciremo ad ascoltare e rispondere altrettanto rapidamente a ogni detenuto che ne faccia domanda”.

Il dirigente della Struttura amministrativa di supporto al Garante, Massimo Messale, “ha stipulato accordi (ex art. 15 della l. 241/1990), con decorrenza 1 novembre – si legge nella nota -, con le università Roma Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata e con l’Università di Cassino e del Lazio meridionale, alle quali è riconosciuto un ristoro annuo delle spese sostenute, per un totale di 189 mila euro nel triennio. A parte l’Università Sapienza, si tratta di fatto della prosecuzione di rapporti di collaborazione in essere da tempo”.

Le tre università romane erogheranno il servizio di sportello “nelle case circondariali di Roma Regina Coeli, di Rebibbia Femminile, di Rebibbia Terza Casa Icat, di Rebibbia Nc, e di Velletri, e nella Casa di reclusione di Rebibbia. L’accordo – continua la nota – con l’università di Cassino e del Lazio meridionale riguarda le case circondariali di Cassino, di Frosinone e di Latina. Alla onlus Arci Solidarietà Viterbo che da anni presta tale servizio nel carcere di Viterbo è stato affidato, a seguito di una procedura ad evidenza pubblica, anche il servizio di sportello nella Casa di reclusione di Civitavecchia, e nelle case circondariali di Civitavecchia nuovo complesso, Rieti (72 mila euro nel triennio). L’unico dei 14 istituti per adulti nel Lazio in cui non è previsto alcun servizio di sportello è il carcere di Paliano, nel quale sono accolti i collaboratori di giustizia le cui istanze sono riservate personalmente al Garante, così come per i detenuti in regime di 41bis ospiti degli istituti di Rebibbia nuovo complesso e Viterbo”.

 

 

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