Caso Cospito-Donzelli, nuove accuse dalla sede Fdi di piazza Tuscolo

Il segretario del Pd Roma posta la foto di un volantino che torna a lanciare sospetti sul Pd. La sede quartier generale dei Gramazio

La sede di Fdi a piazza Tuscolo, caso Cospito-Donzelli
La sede di Fdi a piazza Tuscolo, caso Cospito-Donzelli

Il caso Cospito-Donzelli investe anche la politica romana a due settimane dalle elezioni regionali del Lazio. Il segretario del Pd Roma, il deputato Andrea Casu, denuncia su Twitter: “Nella storica sede della destra romana di Piazza Tuscolo (a Roma, San Giovanni, ndr)  ‘Solidarietà a Donzelli contro terrorismo, mafia e gli amici del PD’. La Presidente Meloni prenda le distanze da chi semina odio contro il Partito Democratico in Parlamento e nelle Piazze”. In sostanza sul suo profilo riporta la foto della bacheca della sede di Fdi, un tempo del Popolo delle Liberta, dove un volantino accusa il Partito Democratico di giocare sporco nella vicenda di Alfredo Cospito, l’anarchico che ha iniziato lo sciopero della fame contro il carcere duro del 41 bis.

Donzelli commissario di Fdi a Roma 

Finora da Fdi non sono arrivate repliche, ma va considerato che Giovanni Donzelli è anche commissario del partito a Roma, dopo che Meloni aveva sollevato dall’incarico il suo predecessore Fabio Rampelli. Donzelli ieri in aula aveva accusato: il Pd sta con i terroristi o con lo Stato? Accuse subito rigettate dal Partito Democratico che ha minacciato di ricorrere alla magistratura. Il volantino a piazza Tuscolo, nella zona di San Giovanni, non fa altro che gettare benzina sul fuoco e dimostra che il partito di Giorgia Meloni a Roma fa quadrato attorno al suo commissario.

La sede di piazza Tuscolo quartier generale di Gramazio 

La sede della destra romana non è una sede qualunque. Nata negli anni ‘70 è stata prima un punto di riferimento dell’Msi, poi di Alleanza Nazionale, ed ancora del Popolo della Libertà. E’ intitolata a Mario Zicchieri, militante del “Fronte della Gioventù”,  ucciso a distanza di poco più di sei mesi dall’omicidio di Sergio Ramelli, mentre si apprestava ad aprire la sezione del Movimento Sociale Italiano di via Erasmo Gattamelata al quartiere Prenestino. Ma soprattutto viene considerato il quartier generale di Domenico Gramazio, importante esponente della destra romana, senatore di lungo corso, e padre di Luca, già consigliere regionale e rimasto invischiato nell’inchiesta Mafia Capitale.

 

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