Categorie: Cronaca

Diffida sindacato, stop neolaureati in pronto soccorso

Sono decine in ogni regione. "Non ho specializzazione, un rischio per i pazienti e per me"

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“La presenza di neolaureati senza pratica clinica in pronto soccorso e sulle ambulanze è un fatto gravissimo, illegale e va impedito perchè mette a rischio la vita dei pazienti e riduce la sicurezza delle cure”. La forte denuncia arriva dal segretario regionale del Veneto dell’Anaao Assomed Adriano Benetazzo.

Intanto il sindacato nazionale, il maggiore della categoria medica, ha presentato una diffida a tutte le aziende ospedaliere italiane e alle regioni contro l’utilizzo di giovani medici senza specializzazione nè concorso, reclutati da cooperative private e non valutati dalle Asl.

Secondo i dati del sindacato lavorano a decine in ogni regione italiana. “Sono un medico a gettone, non sono specializzata. Dovrei occuparmi solo di urgenze minori in pronto soccorso, ma di notte siamo in due, e se il medico strutturato deve uscire per portare un paziente grave in un altro ospedale, io sono da sola. Non sono formata, è un rischio grave per il paziente e per me”. Lo racconta Anna, nome fittizio per tutelare l’identità della dottoressa, che lavora in un pronto soccorso in Veneto.

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