Il Lazio è la quinta regione italiana per il numero di persone scomparse. A dirlo è il report semestrale del commissario straordinario del governo per le persone scomparse. Nei primi sei mesi del 2023 nella regione sono scomparse 784 persone, e 516 non sono ancora state rintracciate.
A livello nazionale i dati sono impressionanti: tra gennaio e giugno 2023 sono state presentate 13.031 denunce di persone scomparse, nello stesso periodo sono state ritrovate 6.297 persone. Uno studio complesso, quello del commissario del governo, che individua tra i motivi delle sparizioni, oltre agli allontanamenti volontari, la fuga da istituti o comunità, anche la sottrazione dei minorenni tra i genitori e, ovviamente, i sequestri di persona (circa 20 casi in tutta Italia). Delle 784 persone scomparse nel Lazio, 363 sono stranieri e, dei restanti 421 italiani, 145 sono minorenni. A giugno non erano ancora stati ritrovati 26 ragazzi. Ancora più preoccupante è il dato sui minorenni stranieri: dei 271 scomparsi ne sono stati ritrovati soltanto 116; meno della metà.
Il fenomeno sembra in crescita, considerando che nello stesso periodo dello scorso anno sono state raccolte nel Lazio 367 denunce di italiani scomparsi (contro le 421 di quest’anno); 116 erano le denunce per la scomparsa di minorenni italiani (quest’anno sono 145). Su base provinciale, quella romana, è la quarta provincia in cui si scompare di più. Sono state 555 le denunce: soltanto in 400 casi le ricerche hanno dato esito favorevole. In due casi lo scomparso è stato trovato morto, 155 sono le persone che ancora si cercano. I numeri del report fanno della provincia di Frosinone, la seconda nel Lazio dopo quella di Roma; tra gennaio e giugno, infatti, in Ciociaria sono scomparse 85 persone e soltanto la metà, è stata ritrovata. Segue la provincia di Viterbo, con 70 denunce; 37 sono state le persone ritrovate in vita, una quella ritrovata morta e 33 sono, invece, quelle che ancora si cercano. A Latina, su 51 denunce, si cercano ancora 29 persone. Rieti è la provincia laziale in cui si scompare di meno: 23 scomparsi e 15 ritrovati.
I motivi per i quali si scompare a Roma “sono molteplici” ha detto all’agenzia Nova Bruno Ballarin, dipendente della prefettura di Roma che si occupa delle persone scomparse. “Ricevo decine di segnalazioni al giorno, il 70 per cento si risolvono nell’arco di 24 ore. Molte volte – prosegue l’addetto prefettizio – arriva prima la segnalazione del ritrovamento, poi la denuncia di scomparsa”. A proposito dei minorenni stranieri non accompagnati di cui si perdono le tracce, il dipendente prefettizio conferma l’elevato numero ma anche la complessità del fenomeno. “Di loro, spesso, non si hanno neanche le fotografie o la certezza che siano realmente minorenni. Le ricerche vengono effettuate comunque anche se si ha la quasi certezza che il ragazzo scomparso ha preso la via che lo porterà a ricongiungersi con parenti in qualche altro paese europeo. Non hanno telefoni o carte di credito, impossibile seguirne le tracce. Qualche volta arriva la segnalazione da qualche commissariato o caserma carabinieri del nord Italia a cui la persona scomparsa ha chiesto aiuto per rifocillarsi. In quel caso viene affidato a qualche struttura del posto, ma spesso scappano nuovamente dopo qualche giorno”.
La preoccupazione è sempre massima, ma lo è ancora di più “quando a sparire sono le persone anziane o con patologie psichiatriche. Loro – continua l’esperto – rappresentano una criticità maggiore per via della loro fragilità e perché non sono autosufficienti”. I ragazzi che si allontanano da casa “lo fanno spesso per problematiche varie dovute all’età, spesso legate ai social. Mi è capitato – racconta il dipendente della prefettura – anche il caso di una ragazzina che, ogni fine settimana, spariva dalla casa famiglia che la ospitava per andare a casa del fidanzato e, il lunedì, tornava nella struttura: ogni fine settimana c’era una denuncia”.