L’incontro di lotta libera tra Elon Musk e Mark Zuckerberg avrà per cornice il Colosseo a Roma. Lo ha annunciato su Twitter l’amministratore delegato di Tesla e SpaceX, aggiungendo di dover “lavorare sulla mia resistenza fisica”. Era stato proprio Musk, nei giorni scorsi, a sfidare l’amministratore delegato di Meta ad un incontro di lotta libera: Zuckerberg aveva replicato su Instagram con un laconico “Fammi sapere il posto”.
Il singolare botta e risposta tra i due imprenditori è stato innescato dall’annuncio dei piani di Meta per il lancio di un nuovo social media, “Threads”: nelle intenzioni di Zuckerberg, la nuova piattaforma dovrebbe essere una concorrente diretta di Twitter, caratterizzata però da politiche più rigorose di moderazione dei contenuti, in contrapposizione all’enfasi posta da Musk sulla libertà di espressione. “Sono disponibile a un incontro di lotta nella gabbia, se (Zuckerberg) è d’accordo”, aveva scritto Musk su Twitter il 20 giugno, aggiungendo sarcasticamente di essere certo che “il mondo non vede l’ora di essere sottoposto al giudizio esclusivo di Zuck senza alcuna altra opzione”.
L’ad di Meta aveva replicato a sorpresa il giorno successivo, con un laconico messaggio su Instagram in cui sollecitava Musk a fissare il luogo dell’incontro di lotta. Alcuni utenti di Twitter hanno invitato Musk a “stare attento”, sottolineando che Zuckerberg pratica da qualche tempo il Jiu Jitsu, e secondo l’emittente televisiva Cnn ha vinto un torneo il mese scorso.
Intanto, fonti del ministero della Cultura riferiscono che “non c’è stato alcun contatto formale da parte del ministero né tantomeno alcun atto scritto. Anche se la notizia appare gustosa, è infondata”.
“Il Colosseo viene concesso, non da oggi, per eventi a pagamento di alto profilo quasi sempre a scopo benefico. Ogni richiesta – sottolineano le fonti – viene valutata attentamente dalla direzione del Parco archeologico che ne verifica la compatibilità ai fini della tutela del sito e non compete all’organo politico. Quanto accaduto questa mattina è l’ennesima dimostrazione che il patrimonio culturale italiano è al centro dell’interesse mondiale”.
“Se Zuckerberg e Musk volessero esibirsi nel Colosseo dovrebbero dare vita a una sfida che si concluda con un abbraccio. E magari sarebbe meglio una sorta di certamen, un duello a colpi di versi in latino. E dovrebbero assicurare un congruo contributo economico da devolvere alla tutela dei beni storico-artistici italiani e magari una quota all’Emilia Romagna”, concludono