“La situazione è a un punto di non ritorno e l’amministrazione deve prendere una posizione forte nei confronti della frange di tassisti violenti. Come? Attraverso dichiarazioni forti e dando il segnale al resto della categoria che chi delinque non può aver futuro all’interno del trasporto pubblico non di linea. Noi ci aspettiamo che la licenza del tassista di Fiumicino venga revocata e che vengano presi provvedimenti nei riguardi di quei tassisti che non fanno altro che amplificare il degrado in cui versa Roma”
A parlare è Giulio Aloisi, dirigente della sigla di NCC Anitrav che ha spiegato a Radiocolonna le cause della violenza nel trasporto pubblico non di linea e il ruolo inerme che, a suo avviso, avrebbe la politica.
Secondo Aloisi, i taxi avrebbero sempre goduto di appoggi politici importanti e quest’inverno sarebbero riusciti a modificare una legge sui noleggi con conducente mettendo in ginocchio un intero settore. Lo scopo? Far aumentare il valore delle licenze, dice Aloisi.
“Le responsabilità politiche sono a destra e a sinistra, ma soprattutto dei grillini, che sono il peggio che ci sia in circolazione. I tassisti sono come dei bambini viziati, che quello che vogliono ottengono.
Speriamo quindi che il prefetto possa mettere in riga questi soggetti che vengono alimentati da alcuni responsabili di note sigle sindacali. Non tutte sono così, alcune ragionano ma altre vogliono il mercato e sono disposte ad ottenerlo attraverso metodi non ortodossi – conclude il dirigente Anitrav – un altro problema è il livello culturale medio-basso dei tassisti, spesso incapaci di esprimersi con un ragionamento. Ricordo che nel 2005 gli NCC hanno avuto un lutto, quando Pasquale Leonardo venne ucciso da un tassista violento davanti a un hotel. Da allora ad oggi ci sono state migliaia di violenza nei confronti dei noleggiatori ma la politica si è sempre girata dall’altra parte”.