Ossa nella nunziatura Vaticana, di Emanuela Orlandi?

I frammenti di ossa sono stati ritrovati durante alcuni lavori nell’ambasciata del Vaticano a Roma. La procura indaga. Stamattina Pietro Orlandi ha incontrato il pm.

“Durante alcuni lavori di ristrutturazione di un locale annesso alla Nunziatura Apostolica in Italia, sita in Roma, in Via Po 27, sono stati rinvenuti alcuni frammenti ossei umani”. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede. Ora si cerca di capire se le ossa potrebbero di Emanuela Orlandi, la giovane figlia di un dipendente Vaticano, scomparsa 35 anni fa.

“Il Corpo della Gendarmeria – sottolinea la nota vaticana – e’ prontamente intervenuto sul posto, informando i Superiori della Santa Sede che hanno immediatamente informato le Autorita’ italiane per le opportune indagini e la necessaria collaborazione nella vicenda”.

“Allo stato attuale – conclude la nota – il Procuratore Capo di Roma, Giuseppe Pignatone, ha delegato la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile della Questura di Roma al fine di stabilirne l’eta’, il sesso e la datazione della morte”.

La villa sorge a via Po’, nel quartiere Pinciano, e fu costruita nel 1920. Più volte in questi anni si sono susseguite voci sulle sorti di Emanuela Orlandi, Papa Francesco, poco dopo la sua elezione, disse al fratello della ragazza, che “Emanuela è in cielo”.  La vicenda è stata collegata in passato collegata all’attentato di Alì Agca a Giovanni Paolo II e alle influenze che negli anni ‘80 la Banda della Magliana aveva nella vita della Capitale. In quel periodo scomparve anche un’altra ragazza figlia di un dipendente vaticano, Mirella Gregori.

Secondo quanto riferito dall’avvocato Laura Sgrò  – che ha accompagnato questa mattina Pietro Orlandi in Procura -: “C’è una attività istruttoria in corso e contiamo di avere notizie più dettagliate nei prossimi giorni”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014