In primo luogo donna e straniera, disoccupata. E’ il ritratto degli assistiti dai centri Caritas nel Lazio. Più di 20 mila persone che nel 2022 si sono rivolte ai centri dell’organismo della Cei sui 254 mila che hanno chiesto assistenza alla Caritas, secondo l’ultimo rapporto presentato oggi. Insomma, la povertà a Roma e nel Lazio ha un volto ben preciso.
Non solo disoccupati ma anche lavoro povero
Si tratta di 57,9% di persone di sesso femminile, per il 56,2% di cittadinanza straniera. Più della metà si tratta di persone che non hanno un’occupazione, e per il 18% di soggetti che guadagnano talmente poco da non riuscire ad arrivare a fine mese. I senza casa gravitano soprattutto nella zona della stazione Termini.
Assistiti dalla Caritas anche da 10 anni
E’ davvero un universo variegato quello della povertà a Roma e nel Lazio. Il 10,6% infatti non ha un domicilio, contro il 16,9% della media italiana, e circa un terzo lamenta più difficoltà: lavorativa, familiare, abitativa, ecc… Il 63% lamenta poi una povertà economica che non permette di arrivare a fine mese, tanto che un ospite su dieci è assistito da almeno dieci anni.
In povertà un italiano su dieci
Dunque, la povertà in Italia è ormai un fenomeno strutturale visto che tocca quasi un residente su dieci, il 9,4% della popolazione residente vive infatti, secondo l’Istat, in una condizione di povertà assoluta. Nel 2022, nei 2855 centri di ascolto della Caritas, le persone incontrate e supportate sono state 255.957. Un aumento del 12,5% rispetto al 2021.
Incide la guerra in Ucraina ma non solo
Caritas fa notare che l’aumenti di persone che si sono rivolte ai centri d’ascolto in gran parte è legato alla crescita delle persone di cittadinanza ucraina accolte dalla Chiesa in Italia (rispetto al 2021 il numero degli stranieri di cittadinanza ucraina sostenuti è salito da 3.391 a 21.930). Tuttavia se si esclude “l’effetto guerra” il trend rispetto all’anno precedente è comunque di crescita, ridimensionata però ad un + 4,4%,