Protesta trattori: nessun accordo su data e modalità della manifestazione a Roma

Intanto sul presidio in via Nomentana, all'interno del Grande raccordo anulare, continuano ad arrivare mezzi agricoli dal resto del Lazio, ma non solo. Per domani dovrebbero diventare 1.500, con il rischio che salga anche la tensione

photo credit: Riscatto Agricolo

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di ieri in prefettura per decidere data e modalità della manifestazione che agricoltori e allevatori vorrebbero portare al centro di Roma. Alla riunione hanno partecipato il prefetto Lamberto Giannini, il questore Carmine Belfiore e i rappresentanti di alcuni dei comitati di agricoltori. Secondo quando riporta l’agenzia Nova, il corteo di trattori potrebbe svolgersi all’inizio della prossima settimana – lunedì o forse martedì – quindi, sembra saltata la possibilità di una manifestazione domani o dopodomani, come inizialmente ipotizzato.

Intanto durante la notte trattori provenienti da diverse parti d’Italia hanno continuato a confluire nei presidi che circondano la Capitale. Oltre a quello fisso sulla Nomentana, ci sono altri punti di ritrovo a Torrimpietra, Fiano Romano, Capena e Cecchina.

Come abbiamo raccontato, la protesta non ha un leader riconosciuto, ma è composta da gruppi diversi e autonomi tra loro, molto critici verso la Coldiretti. Di certo, il gruppo più numeroso è quello che fa capo al collettivo “Riscatto Agricolo”, che ieri ha visto una nutrita delegazione partire da Pisa  e, attraversando parte della Toscana e del nord del Lazio, arrivare a notte fonda nel presidio di via Nomentana al Civico 1.111, all’interno del Grande raccordo anulare. Ci si aspetta che il numero dei trattori intorno alla Capitale continui ad aumentare con l’arrivo previsto per oggi e domani di altri agricoltori dei “Comitati Riuniti”, proveniente da Viterbo e da Frosinone. Già lunedì scorso, oltre al presidio in via Nomentana, sono nati altri presidi a Valmontone, Formello e Torrimpietra.

Da Frosinone, gli organizzatori dei comitati spontanei, danno appuntamento ai trattoristi ai presidi di Albano Laziale, Capena, Cecchina, Fiano Romano e Palidoro. A Viterbo, dove la protesta si è concentrata al casello di Orte, si è deciso che giovedì i mezzi lasceranno la rotatoria davanti al casello e si dirigeranno ad ingrossare il presidio di Formello. Sempre da Viterbo, oggi partiranno altri 40 mezzi da Vitorchiano per unirsi alla protesta in via Nomentana. Entro domani pomeriggio dovrebbero confluire oltre 1.500 mezzi: i presidi cresceranno e, senza valvola di sfogo, è facile immaginare che cresca anche la tensione.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014