A meno di 14 anni ridotta in schiavitu’, picchiata dai genitori e promessa in matrimonio, contro la sua volonta’, a un uomo per soldi. E’ la storia di una adolescente, nata nella periferia romana di San Basilio.
Per i due genitori – un uomo di 41 anni e una donna di 36, entrambi di nazionalita’ bosniaca – la procura di Roma ha chiesto e ottenuto il processo con l’accusa di riduzione in schiavitu’ e lesioni personali gravi. L’arresto della polizia era scattato a novembre scorso dopo che, nel mese precedente, la minorenne si era presentata negli Uffici di Polizia, raccontando, tra le lacrime, quanto le accadeva da anni, all’interno del proprio nucleo familiare.
Dall’inchiesta, coordinata dai procuratori aggiunti della Dda di Roma Michele Prestipino e Ilaria Calo’, erano emerse le violenze subite dalla minore, che in piu’ di un’occasione, presa dallo sconforto, aveva tentato anche il suicidio. La ragazzina, infatti, mediante violenza fisica e verbale, era costretta a vivere di stenti e forzata a chiedere l’elemosina nei pressi di un supermercato arrivando ad essere promessa in matrimonio ad uno sconosciuto in cambio di denaro, nonostante il suo chiaro rifiuto.
Nell’udienza prevista per la prossima settimana si sapra’ se i due imputati affronteranno il processo con rito abbreviato o andranno in ordinario.