Un quartiere migliorato, ma per alcuni resta la paura di notte. A cinque anni dall’omicidio di Desirée Mariottini, la ragazza stuprata e uccisa nel 2018, il quartiere San Lorenzo di Roma, secondo residenti e commercianti, è meno degradato, anche se resta il timore a passeggiare in strada nelle ore notturne.
In via dei Lucani, dove è avvenuto l’omicidio, sono attualmente in corso dei lavori di riqualificazione. Dove un tempo sorgeva lo stabile abbandonato in cui la 16enne di Cisterna di Latina è stata drogata, violentata e lasciata morire, adesso è aperto un cantiere, e una corona di fiori dedicata alla ragazza è stata appesa all’ingresso. “Lavoro qui da 5-6 anni, devo dire che adesso è una via dove si può passeggiare di giorno, però non so se ci camminerei di notte, perché comunque è buio”, racconta un meccanico della zona. “Un tempo – aggiunge – c’erano delle case disabitate che venivano occupate da persone poco raccomandabili. La gente veniva rapinata in pieno giorno. Si appostavano dietro i cancelli di questi palazzi, e appena qualcuno passava lo rapinavano. Adesso quei luoghi sono stati murati, così non entra più nessuno, e non si vedono più cose di questo genere”, conclude il meccanico. “Qualcuno che spaccia c’è sempre, ma un tempo in strada c’era l’anarchia, perché c’erano tanti spacciatori e tanti acquirenti. Anche a livello di sporcizia è migliorata la situazione”, racconta Otello, uno scultore della zona. “La mattina venivano spesso a fare degli sgomberi, perché le persone entravano nei casolari, ma adesso non ci sono più”, afferma un uomo che lavora nel quartiere. “La zona è rimasta pressoché uguale, ci sono due facce diverse, ma di giorno è tranquilla. Per quanto riguarda la parte notturna non la vediamo perché chiudiamo nel tardo pomeriggio”.
Poco lontano, in piazza dell’Immacolata, dove la sera si concentra parte della movida notturna e del fine settimana, la sensazione è che negli anni ci sia stato un miglioramento ma non sia ancora sufficiente. “La vicenda di Desiree ha segnato questo quartiere”, ricorda un barista. “Le restrizioni che ci sono state dopo – aggiunge – hanno migliorato la situazione. Bisogna bere ai tavoli, dalle 22 non si può più bere in piazza, e c’è meno vetro. Queste cose hanno fatto diminuire la frequentazione di gente non a posto e che andava in giro ubriaca. Anche lo spaccio è un po’ diminuito, almeno da quel che sembra, c’è sempre, ma un po’ meno”, conclude il barista. Per una farmacista della zona invece, non si vede un grande miglioramento: “Penso sia sempre uguale la situazione, San Lorenzo resta un quartiere problematico. Ci sono posti dove non si dovrebbe dare da bere oltre un certo orario ma lo fanno lo stesso”.