Roma: il carcere di Regina Coeli “è una polveriera”

La denuncia del Sappe, istituzioni latitano e la situazione è grave

La Casa circondariale di Regina Coeli “è una vera e propria città nella città, che ospita sistematicamente oltre mille detenuti rispetto ai circa seicento posti letto regolamentari ed in cui sono in servizio nelle sezioni detentive, nelle 24 ore, meno di trecento Agenti quando la forza prevista della Polizia Penitenziaria ne prevede quasi il doppio”. E’ l’allarme lanciato dal segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Donato Capece dopo aver effettuato la visita nel carcere romano insieme ai quadri sindacali del Lazio guidati dal segretario nazionale Maurizio Somma e dal vicesegretario regionale Luca Ripa.

Il carcere di Trastevere, “per la presenza di detenuti di difficile gestione, per la fatiscenza della struttura nonché per la grave carenza di organico, è una polveriera e meriterebbe ben altra attenzione da parte dei vertici dell’Amministrazione penitenziaria”, denunciano Capece, Somma e Ripa.

Il Sappe “aveva denunciato ed evidenziato, nei giorni scorso, come e quanto il mix di queste criticità sia esplosivo: sono stati numerosi gli eventi critici accaduti a Regina Coeli negli ultimi mesi: aggressioni, risse, tentate evasioni. Pensate: in soli sei mesi si sono contati 117 atti di autolesionismo, 4 suicidi e 31sventati, 169 colluttazioni e 51 ferimento. Quel che è successo è grave ed è anche la risultanza della sottovalutazione degli allarmi lanciati da tempo dal Sappe su Regina Coeli da parte dei vertici ministeriali”. “Il carcere di Regina Coeli regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sotto organico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria!”, conclude il segretario generale del SAPPE, che annuncia: “Oggi stesso chiederò al Provveditore penitenziario del Lazio Maurizio Veneziano ed al Dirigente del Personale del DAP Parisi di aprire un tavolo di confronto sulle criticità di Regina Coeli e del Lazio tutta perché la situazione è inaccettabile e intollerabile”.

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