Una marcia silenziosa per ricordare, dal titolo “Roma non dimentica”. Circa 500 persone hanno sfilato questa notte dalla basilica di San Giovanni in Laterano alla chiesa di San Giorgio al Velabro per ricordare le bombe del 28 luglio 1993 volute dalla mafia. Una manifestazione pensata da Libera, diocesi di Roma, Comune di Roma. Ai partecipanti è arrivato il messaggio del Papa, che ha chiesto ai giovani di non avere paura e a contrastare con “coraggio” le mafie e l’illegalità.
Il Papa: fare memoria verso chi si è speso per la collettività
Nel messaggio letto dal vescovo Reina, Il Papa ha ricordato “il vile gesto che nella notte tra il 27 e il 28 luglio del 1993 sconvolse la Città Eterna, turbò profondamente l’animo dei credenti di tutto l’orbe cattolico e in particolare dei fedeli romani; in quegli anni oscuri della storia sociale della cara Nazione italiana, segnati da altrettanto gravi atti di violenza contro istituzioni e servitori dello Stato, la popolazione sperimentò un sentimento d’impotenza davanti a così insensata sopraffazione perpetrata a danno del Paese e particolarmente dei meno abbienti, in contesti provati da tante povertà umane e materiali. Oggi più che mai – ha sottolineato il Papa – è dovere di ognuno fare memoria grata verso chi nel compimento del proprio dovere, talvolta mettendo a rischio la vita, si è speso per la tutela della collettività”. Per Francesco, dunque, serve “contrastare decisamente le numerose forme d’illegalità e di sopruso che purtroppo ancora attanagliano la società contemporanea”.



Tante piccole luci per il centro di Roma
Per non dimenticare appunto quei drammatici momenti Libera, Comune di Roma e Diocesi di Roma hanno promosso per le ore 00:04 di questa notte una fiaccolata di memoria e impegno con partenza San Giovanni in Laterano e arrivo a Piazza San Giorgio in Velabro. Presente Luigi Ciotti, presidente di Libera , i vertici delle forze dell’Ordine, magistrati, rappresentanti delle Con Libera, Comune di Roma e Diocesi di Roma, e hanno aderito alla fiaccolata Acli, Agesci, Comunità di Sant’Egidio, Azione Cattolica, Arci, Cngei, Legambiente, Cgil e Uil. Tante piccole luci hanno attraversato le strade di Roma per ricordare tutte le vittime delle mafie e per dire Roma non dimentica e rilanciare la lotta alla mafia che uccide la speranza, semina terrore e ruba il nostro futuro e valorizzare l’opera di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate per il bene comune, per la dignità e la libertà delle persone.
Gualtieri: onorare tutte le vittime della mafia
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha scritto che “con questa giornata di memoria vogliamo onorare le vittime, tutti coloro che si sono ribellati a questa violenza criminale e tutti coloro che si sono battuti e ancora oggi combattono contro le mafie e per la legalità, un patrimonio civico straordinario per la nostra democrazia. La mafia purtroppo non è stata definitivamente sconfitta – conclude Gualtieri – e per questo dobbiamo sempre tenere alta la guardia e tenere vivo il ricordo di quei giorni, alimentando sempre di più, e in tutte le sue forme, il seme della legalità e della giustizia”