Categorie: Cronaca

Roma: saluti romani e cori fascisti durante occupazione all’istituto Ruiz

Rete studenti: inaccettabile, non ci sia spazio per chi lo esalta

Pubblicato da

saluti romani e cori fascisti si levano tra gli applausi di alcuni studenti all’interno dell’istituto tecnico commerciale Vincenzo Ruiz, nel quartiere Eur di Roma, dove e’ in corso un’occupazione studentesca. La scena e’ ripresa in un video diffuso su Instagram dalla Rete degli studenti medi di Roma, dove si vedono alcuni ragazzi eseguire il saluto romano e intonare piu’ volte “Duce, Duce”. “Durante l’occupazione, in una classe si inneggia al fascismo, urlando ‘Duce’ e facendo saluti romani. Questo e’ inaccettabile: nelle scuole non c’e’ spazio per chi esalta il periodo piu’ buio della storia italiana”, si legge nel post diffuso dall’organizzazione studentesca. “Vogliamo scuole capaci di decostruire il fascismo, non di tollerarlo. Il ministro Valditara e il governo Meloni sceglieranno ancora una volta di voltarsi dall’altra parte?”, concludono gli studenti.

In una comunicazione inviata nei giorni scorsi alla comunità scolastica, la preside dell’Istituto Ruiz, Guglielmina Uliano, ricorda che l’occupazione, “oltre all’interruzione di pubblico servizio”, non consentirà, nei prossimi giorni, lo svolgimento di alcune attività fra cui: “la partecipazione al Maker Faire, che riveste particolare importanza per studentesse e studenti dell’indirizzo informatico. Inoltre questa settimana era quella dedicata alla pubblicità elettorale, in vista delle prossime elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli studenti negli organi collegiali, consigli di classe e consiglio d’istituto”. “Urge pertanto – sollecita la dirigente scolastica – una riflessione da parte di tutti sull’opportunità di continuare una protesta che, se nelle intenzioni è parte delle manifestazioni contro la situazione geopolitica in cui versa la Striscia di Gaza e quindi la popolazione palestinese, situazione peraltro in continua evoluzione, di fatto si traduce in un’azione che sta impedendo la libera partecipazione di tutti gli studenti alla vita della scuola. Oltre a ciò si sottolinea la pericolosità di quanto può accadere in una situazione fuori del controllo degli adulti, ci si rivolge soprattutto ai genitori e alle famiglie degli studenti delle classi prime, i quali non ancora adeguatamente scolarizzati, come dimostrato dai numerosi comportamenti rilevati nel primo mese di frequenza scolastica, potrebbero mettere a rischio la loro ed altrui incolumità”. La preside chiede alle famiglie di “motivare studentesse e studenti a recedere da tale atto di forza e a riprendere un dialogo finalizzato alla più corretta partecipazione alla comunità scolastica”.

Pubblicato da