Roma: tutti in vacanza tranne i ladri, investigatore spiega tecniche per entrare in casa

Da una semplice tessera del bancomat alla tecnica del key-bumping: a Roma sono diverse le strategie utilizzate dai ladri

Da una semplice tessera del bancomat alla tecnica del key-bumping: a Roma sono diverse le strategie utilizzate dai ladri per forzare le porte e introdursi negli appartamenti. Con il caldo estivo, infatti, la gente lascia la Capitale per andare in ferie. Agosto, svuotandosi i condomini, è il periodo in cui questo genere di reati si verifica più frequentemente.

Per questo, chi si trova ancora sotto l’ombrellone potrebbe trovare al rientro una spiacevole sorpresa. Tra gli ultimi episodi nel periodo di Ferragosto figurano i tentati furti avvenuti a Monte Sacro e Ponte Milvio.

Nel primo caso, tre uomini sono stati arrestati con l’accusa di aver utilizzato la tecnica della “chiave a urto” o key-bumping. Un metodo che prevede l’utilizzo di una chiave appositamente sagomata a cui vengono dati dei colpi, spesso con un martello, per alzare i pistoni superiori oltre la linea di apertura, facendo così scattare la serratura. Nel secondo caso, invece, i ladri avevano utilizzato un indicatore davanti ai portoni di ingresso per capire se i proprietari fossero in vacanza o meno. Si tratta di filamenti inseriti tra i montanti e le porte. Se ripassando in un secondo momento fossero stati trovati rotti, significava che la porta era stata aperta e che c’era qualcuno in casa. In caso contrario, l’appartamento era incustodito e potevano agire indisturbati.

Secondo un investigatore dei carabinieri, “tanti dati ancora ci sfuggono perché la gente è ancora in vacanza, ma questo è il periodo più pericoloso. La modalità di accesso alle abitazioni più praticata e diffusa – spiega l’investigatore – è dovuta anche a una scarsa attenzione dei proprietari. Se non vengono inserite le mandate della porta, infatti, basta un pezzo di plastica rigida o una tessera del bancomat per introdursi facilmente. Spesso i ladri entrano nei condomini, provano a suonare e, se non c’è risposta provano a entrare”. Se, invece, ci sono le mandate inserite, afferma il militare, “deve salire la professionalità del ladro. Tra le varie tecniche utilizzate, la più comune e diffusa è quella dell’utilizzo di alcune chiavi e grimaldelli, spadini lisci che si inseriscono nella serratura. Con delle manovre particolari, si riesce ad aprire la porta. Questa tecnica è particolare perché non si lasciano segni di effrazione. Si trova la porta senza mandate, ma non ci sono segni.

Un altro metodo, applicato soprattutto con cilindri europei, prevede di modificare le chiavi ad arte per i bulloni della serratura. Una volta svitata la mostrina si riesce a estrarre il cilindro intero. Per noi – spiega l’investigatore – è fondamentale avere le segnalazioni dei cittadini per gli interventi. Sono tante le chiamate per persone sospette, così come le segnalazioni di condomini per rumori creati dai ladri. I condomini si svuotano e quindi loro si sentono più liberi di creare rumori. Per difendersi, oltre al dare le mandate alla serratura, i sistemi di allarme sono molto utili. Se i ladri trovano la casa con il sistema di allarme vengono scoraggiati”, conclude il carabiniere.

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