Il presidente russo ha affermato che tutti coloro che si arrendono ai soldati russi hanno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata
La città di Mariupol è sotto il controllo russo. Lo ha comunicato il ministro della Difesa della Russia Sergej Shoigu e Putin ha affermato che tutti coloro che si arrendono ai soldati russi hanno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata.
Al momento dell’accerchiamento di Mariupol da parte delle truppe russe, in città sono stati contati 8.100 tra combattenti ucraini e mercenari stranieri. Il presidente russo ha commentato che “la liberazione di Mariupol è un successo” e ha annullato l’operazione per prendere d’assalto l’acciaieria di Azovstal a Mariupol, indicando la necessità di salvare le vite delle truppe. Putin poi ha chiesto che il sito industriale della Azovstal a Mariupol venga bloccato in modo che “non possa passare una mosca”.
Oltre 4mila dei circa 8mila soldati, tra reggimenti ucraini, battaglioni nazionalisti e mercenari stranieri presenti a Mariupol al momento dell’accerchiamento russo, sono stati eliminati durante la liberazione della città; 1.478 si sono arresi ha riferito Shoigu. “Al momento dell’accerchiamento, le truppe ucraine, le formazioni nazionaliste e i mercenari stranieri che erano anche in gran numero ammontavano a circa 8.100”, ha aggiunto precisando che serviranno ancora 3-4 giorni per completare le operazioni nell’acciaieria di Azovstal di Mariupol, dove si trovano le rimanenti truppe ucraine.
IL MESSAGGIO DI ZELENSKY – “Sono molto lieto di dire, con cauto ottimismo, che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze. A capire di cosa abbiamo esattamente bisogno. E di quando esattamente ne abbiamo bisogno: non tra settimane o tra un mese, ma immediatamente, in questo momento, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi”. Lo ha detto nel suo ultimo videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in merito all’invio di armi a Kiev da parte dell’Occidente.
LA BANDIERA SOVIETICA – La bandiera rossa sovietica della vittoria della Seconda Guerra mondiale sta cominciando ad apparire in alcune zone occupate dell’Ucraina in vista della celebrazione del 9 maggio del Giorno della Vittoria. Lo riferisce la Cnn. Le truppe russe hanno alzato una grande bandiera rossa a Kherson e Kreminna, occupate dall’esercito di Mosca. Alcuni video pubblicati dai separatisti sostenuti dalla Russia hanno mostrato le truppe che fissano la bandiera della vittoria a un edificio del governo ucraino. La bandiera è stata anche issata in cima all’edificio del consiglio regionale nella città di Henichesk, nella provincia di Kherson (Ucraina meridionale). La bandiera rossa fu fatta sventolare sopra il Reichstag di Berlino il 9 maggio 1945, quando i nazisti si arresero ai sovietici. Il 9 maggio è diventato da allora una festa venerata in Russia e la bandiera un’importante icona.
LA VERSIONE DI MOSCA – La guerra della Russia in Ucraina terminerà quando la Nato smetterà di utilizzare il territorio ucraino per minacciare Mosca, ha detto l’alto funzionario del ministero degli Esteri russo Alexey Polishchuk all’agenzia di stampa Tass. “L’operazione militare speciale terminerà quando i suoi compiti saranno assolti. Tra questi ci sono la protezione della popolazione pacifica del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché l’eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua presa da parte di paesi Nato”, ha affermato Polischuk aggiungendo che l’operazione militare “si sta svolgendo come previsto” e che “tutti i suoi obiettivi saranno raggiunti”.
DAGLI STATI UNITI – C’è attesa per le comunicazioni del presidente americano Joe Biden che tornerà a parlare oggi pubblicamente della guerra della Russia contro l’Ucraina. Il presidente fornirà un aggiornamento alle 9.45 ora locale (le 15.45 in Italia), prima di partire per Portland, in Oregon.
IL SUPPORTO UE ALL’UCRAINA – I ministri delle finanze del G7 hanno annunciato un impegno, con la comunità internazionale, per un ulteriore sostegno all’Ucraina da più di 24 miliardi di dollari per il 2022 e oltre, aggiungendo che sono pronti a fare ancora di più se necessario. I ministri si sono inoltre rammaricati della partecipazione della Russia ai forum internazionali in corso a Washington, compreso il G20, l’Fmi e la Banca mondiale: “Le organizzazioni internazionali e i forum multilaterali non dovrebbero piu’ condurre le loro attività con la Russia in modo normale”, si legge nel loro comunicato.