IL VIDEO DELLA PROIEZIONE
L’evento organizzato a Roma per la Giornata Mondiale per la Lotta all’AIDS, promosso dallo Spallanzani IRCCS in collaborazione con il Ministero della Salute e sostenuto dalla Regione Lazio, si è svolto regolarmente anche sotto una pioggia che ha caratterizzato gran parte della serata del 1° dicembre. Le condizioni meteo non hanno però impedito che il videomapping sulla Porta del Popolo attirasse l’interesse di molti passanti, fermatisi per osservare le proiezioni e lasciarsi coinvolgere dal messaggio visivo dell’iniziativa.
Il cuore dell’evento non era legato al numero dei presenti, ma alla volontà di raggiungere simbolicamente tutta la città, soprattutto in un periodo storico in cui il tema dell’HIV rischia spesso di essere percepito come “superato”. La scelta della proiezione artistica nasce dal desiderio di restituire visibilità a una questione che, pur profondamente trasformata dalla ricerca scientifica, continua a richiedere attenzione pubblica, corretta informazione e politiche di prevenzione solide e accessibili.
Le immagini proiettate sulla Porta del Popolo hanno raccontato il percorso di oltre trent’anni di lotta all’HIV: dalle prime terapie alla rivoluzione degli antiretrovirali, fino alla possibilità attuale di vivere una vita piena e alla certezza che una persona in trattamento efficace e con carica virale non rilevabile non trasmette il virus. In questo modo l’evento ha inteso porre l’accento non solo sui progressi terapeutici, ma anche sulla necessità di contrastare lo stigma, ancora presente nella quotidianità di molte persone con HIV.
Particolare attenzione è stata dedicata alle motivazioni che guidano la Giornata Mondiale: ridurre le diagnosi tardive, ampliare l’accesso ai test, promuovere una cultura della prevenzione e sostenere il diritto universale a cure efficaci e senza discriminazioni. Le proiezioni hanno ricordato anche l’obiettivo globale di eliminare l’AIDS come minaccia sanitaria entro il 2030, un traguardo che richiede impegno costante, risorse e una società informata.
Nonostante il maltempo, l’installazione ha raggiunto il suo scopo: portare nel cuore della città un messaggio forte, visibile e immediato. La Porta del Popolo, trasformata in un grande schermo collettivo, ha rappresentato una sorta di “luogo della consapevolezza”, mostrando come l’arte possa diventare strumento di salute pubblica e catalizzatore di attenzione verso temi che rischiano altrimenti di scivolare nell’indifferenza.
Gli organizzatori hanno espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, sottolineando che l’obiettivo principale era richiamare l’importanza della prevenzione e del diritto alla salute, ricordando che l’HIV non appartiene al passato e che la conoscenza è ancora oggi uno degli strumenti più potenti della lotta all’AIDS.