Una volta uscito di prigione – incriminato per i propri gusti sessuali – Oscar Wilde ha un desiderio: raggiungere l’Italia e trascorrere sulla penisola il resto la propria esistenza.
Siamo nel 1897. Dopo una parentesi di qualche mese in Francia, Wilde raggiunge il Belpaese. Una delle sue parentesi più note è quella di Napoli, in compagnia del suo amante Alfred Douglas. I due alloggiano nella Villa Giudice a Posillipo, un soggiorno che inizia a far nascere alcuni pettegolezzi per la presenza di Wilde con alcuni ragazzi che accompagneranno lo scrittore per tutto il viaggio italiano.
In queste foto lo vediamo nella sua tappa romana – le altre erano state la Sicilia e la Liguria – dove tornerà anche nel 1900, a pochi mesi dalla sua morte, soggiornando nell’ Hotel Cook and Son a Piazza di Spagna, come racconta Giovanni Dall’Orto.
Posa davanti a San Pietro e al Marco Aurelio come un turista qualsiasi, innamorato delle bellezze che Roma offre a chiunque decida di andarla a trovare.
Siamo nella primavera del 1900, e di lì a pochi mesi lo scrittore avrebbe raggiunto Parigi – già fiaccato dalla nevrastenia e da una grave forma di otite – dove sarebbe morto il 30 di novembre di quell’anno.