Importanti dipinti del ‘700 sono stati riuniti per la prima volta nell’elegante sede di Palazzo Sciarra Colonna. La ‘’Vergine e le tre Marie” della Collezione Mainetti fra le opere piu’ significative
Fino al 12 aprile sarà possibile visitare la mostra “Omaggio a Carlo Maratti” allestita presso il Museo del Corso in Palazzo Sciarra Colonna per celebrare il quarto centenario della nascita del grande pittore marchigiano (1625–1713), protagonista indiscusso della pittura romana della seconda metà del Seicento e punto di riferimento della produzione artistica del ‘700, dopo la scomparsa di Pietro da Cortona e Gian Lorenzo Bernini.
Nell’elegante cornice degli stucchi e pitture originarie dell’antico Palazzo della Fondazione Roma, sono perfettamente inseriti i dipinti per la prima volta riuniti insieme sia del maestro Carlo Maratti sia degli allievi che a lui si ispirarono, proseguendo tematiche e stile. Fra tutti spicca l’opera “Visitazione al sepolcro con la Vergine e le tre Marie” della Collezione Valter e Paola Mainetti, dipinta tra il 1691 e il 1692, dove la Vergine Addolorata, o Mater Dolorosa, avvolta nel suo mantello azzurro, osserva con lo sguardo velato di lacrime la corona di spine, uno dei simboli della passione di Cristo, sorretta da un angelo. La particolarità di questo dipinto sono le tre figure femminili a destra sullo sfondo, che, secondo le Sacre Scritture, sono identificate con Maria di Nazareth, madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Magdala, nota quale Maria Maddalena.
“Concedere in prestito la nostra opera alla mostra del Museo del Corso – ha affermato Valter Mainetti, Presidente della Fondazione Sorgente Group – è per noi un grande onore. Abbiamo accolto questa opportunità con entusiasmo, certi che essa consentirà a un pubblico vasto e diversificato di ammirare uno dei lavori più apprezzati di Maratti, artista per il quale io e mia moglie Paola nutriamo una profonda passione”.
Accanto al dipinto è possibile anche ammirare “l’Adorazione dei Magi” della Collezione della Banca d’Italia dall’estrema eleganza pittorica pur nella complessità della composizione, ma anche spostandoci su tematiche profane il dipinto dalle eccezionali dimensioni dal titolo “Betsabea al bagno” concesso in prestito dal Wien Museum. Nella sezione dedicata a personaggi storici spicca la recente acquisizione della Fondazione Roma, il “Ritratto di Gaspare Marcaccioni”.
Nell’occasione la Fondazione Roma presenta al pubblico la mostra “De arte pingendi. La pittura nelle carte del Monte di Pietà di Roma”, ospitata presso l’Archivio storico della Fondazione Roma, per indagare il rapporto, ancora poco esplorato, tra il Monte di Pietà e l’arte, ed inoltre è visitabile anche la rinnovata Collezione permanente di dipinti allestita nelle sale storiche di Palazzo Sciarra Colonna.
Chiude il percorso, la visita al caveau di Palazzo Cipolla, attraversando via del Corso, oggi ripensato come un deposito visitabile. Mantenendo la sua originaria funzione di “cassaforte” dell’antica Cassa di Risparmio di Roma, lo spazio è stato trasformato in un ambiente di fruizione museale, concepito come un archivio di tesori dipinti e insieme come un vero e proprio percorso didattico.