Una eccezionale mostra ‘’ROMA: NASCITA DI UNA CAPITALE 1870-1915’’ viene allestita nello storico Palazzo Braschi, proprio questo, infatti, fu il primo Palazzo acquistato dallo Stato nel 1871, alla proclamazione di Roma Capitale del Regno d’Italiaper stabilirvi la sede del Ministero dell’Interno.
Fino al 26 settembre 2021 è possibile rivivere attraverso le circa 600 opere tra dipinti, sculture, disegni, grafica, fotografie e materiale documentario provenienti da raccolte pubbliche e private, gli anni forse più intensi e di radicale trasformazione della nostra storia moderna.







L’esposizione, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e a cura di Flavia Pesci, Federica Pirani e Gloria Raimondi, vede la partecipazione di numerose Istituzioni pubbliche e private, con numerosissimi prestiti nello sforzo comune di voler celebrare con fervore ed entusiasmo i 150 anni dalla proclamazione di Roma capitale d’Italia.
Come sottolinea la Sindaca Virginia Raggi: “La ricchezza di documentazione di quest’importante mostra proveniente da varie Istituzioni pubbliche e private, evidenzia una coralità di partecipazione, perché Roma è di tutti, è una città aperta a tutti. È la Capitale dai molteplici aspetti che convivono fin dalla sua proclamazione.”
Così il visitatore viene subito accolto dal grande dipinto di Michele Cammarano con la Breccia di Porta Pia, che ci trasporta nelle emozioni, entusiasmi, coraggio degli uomini che combatterono per realizzare il sogno di un’Italia unita. I volti in marmo dei nostri “Padri della Patria”, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benzo Conte di Cavour e il dipinto con Vittorio Emanuele II, ci aiutano a ricordare l’impegno di uomini politici che, se pur tra mille difficoltà e discordie, riuscirono a guidare gli uomini verso un obiettivo comune.
Il percorso espositivo prosegue in un arco temporale che dalla Breccia di Porta Pia giunge alla Prima Guerra Mondiale, sviluppando tre principali nuclei tematici, raccontati attraverso episodi emblematici: agli eventi storici, si unisce l’illustrazione delle trasformazioni urbanistiche con le nuove architetture della nuova Capitale, e degli evidenti mutamenti socio culturali, che caratterizzeranno la “Terza Roma” nel passaggio tra Otto e Novecento.
Emblematiche in tal senso le immagini fotografiche realizzate dal conte Giuseppe Primoli tra 1888 e 1903, che al valore documentario uniscono quasi un carattere di reportage ante-litteram. Di grande interesse i numerosi manifesti provenienti dall’importante Collezione Salce di Treviso, che ci mostrano i profondi cambiamenti anche nella comunicazione e diffusione di messaggi sociali.
Sono illustrate anche importanti tematiche come il drammatico rapporto della neo-capitale con il flagello della povertà e della malaria e la stretta relazione esistente fra Roma e il Tevere, tra amore e paura per le frequentissime e distruttive piene.
Il visitatore può ripercorrere le trasformazioni urbanistiche della Capitale attraverso l’esposizione di modelli, progetti architettonici e bozzetti decorativi degli edifici più significativi costruiti in quegli anni fino ad arrivare alla fase dell’elezione di Ernesto Nathan a Sindaco di Roma, quando si assiste a una modernizzazione senza precedenti della Capitale (diffusione dell’istruzione, sanità pubblica, pianificazione urbana, infrastrutture, trasporti, illuminazione)
Apparati didattici, installazioni immersive, supporti multimediali e video, accompagnati da citazioni di scrittori italiani e stranieri, illustrano i tanti aspetti legati a politica, arte, commercio, industrie nascenti, turismo, sport, vita sociale e mondana, evidenziano l’immagine di una città che aveva iniziato il suo percorso verso la modernità.