Categorie: Cultura e spettacolo

Roma: alla Casa Museo Boncompagni Ludovisi la personale di Antonella Cappuccio

La mostra - visitabile dal 26 settembre al 30 novembre - presenta 16 grandi tele dell’artista e scenografa che ritraggono alcuni dei più celebri e iconici costumi teatrali e cinematografici realizzati dalla Sartoria Farani

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La Casa Museo Boncompagni Ludovisi ospita la mostra “Theatrum Mundi” di Antonella Cappuccio, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Tiziano M. Todi, con la collaborazione di Martina Casadio.

La personale – visitabile dal 26 settembre al 30 novembre – presenta 16 grandi tele dell’artista e scenografa Antonella Cappuccio che ritraggono alcuni dei più celebri e iconici costumi teatrali e cinematografici realizzati dalla Sartoria Farani, storica eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale. L’artista trasforma il costume in protagonista assoluto: non semplice oggetto di scena, ma corpo evocato, presenza viva, memoria incarnata che dialoga con gli ambienti della casa museo Boncompagni Ludovisi.

“Antonella Cappuccio – ha spiegato  il curatore Tiziano M. Todi – entra in dialogo con questo luogo con un’indagine sulla natura dell’abito, esplorando il costume teatrale come un oggetto vivo, creando un percorso e rendendo i costumi di scena protagonisti assoluti, scollegati dai corpi che li hanno abitati, elementi narrativi autonomi, capaci di evocare identità passate e possibili».

Immedesimarsi nel personaggio per raccontarne tutte le sfumature, sembra essere la chiave della pittura di Antonella Cappuccio che dialoga con i costumi e ne restituisce la tensione interna, la storia trattenuta nei dettagli e nelle pieghe, come se quei costumi contenessero anche qualcosa che va oltre la scelta dei soggetti, che non è casuale. Sono infatti costumi che hanno segnato la storia dello spettacolo italiano e internazionale, costumi che hanno reso iconici i personaggi che li hanno indossati, protagonisti di grandi rivoluzioni, testimoni delle tensioni estetiche e sociali di un’epoca.

L’allestimento, articolato in più sale, accompagna il visitatore in un percorso dove si intrecciano arte, teatro e memoria, mettendo in luce la relazione tra pittura e artigianato d’eccellenza, tra gesto creativo e corpo scenico.

 

 

 

 

 

 

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