Il maestro Antonio Pappano aprira’ i concerti sinfonici di Santa Cecilia in programma questa settimana dirigendo l’ inno nazionale ucraino come gesto di solidarieta’ dell’ Accademia Nazionale verso la popolazione che sta vivendo in queste settimane la tragedia della guerra. Pappano eseguira’ giovedi’ 24, venerdi’ 25 e sabato 26 marzo l’Inno Šče ne vmerla Ukrajiny (Non e’ ancora morta la gloria dell’Ucraina) e leggera la traduzione italiana del testo, scritto nel 1862 da Pavlo Čubynskyj. La musica venne composta nel 1863 da Mychajlo Verbyc’kyj. La composizione divenne inno nazionale nel 1996.
Ecco il testo: ”Non e’ ancora morta la gloria dell’Ucraina, ne’ la sua liberta’/ a noi, giovani fratelli, il destino sorridera’ ancora/ I nostri nemici scompariranno, come rugiada al sole/ e anche noi, fratelli, regneremo nel nostro Paese libero./ [Daremo anima e corpo per la nostra liberta’, e mostreremo che noi, fratelli, siamo di stirpe Cosacca]”.
Nelle tre serate Antonio Pappano sara’ sul podio per dirigere l’ orchestra e la giovane violinista olandese Simone Lamsma, nel Concerto per violino di Benjamin Britten, brano di rara esecuzione scritto nel 1939 che manca dai cartelloni dell’Istituzione dal 1978. In programma anche il brano per soli archi, Fantasia su un tema di Thomas Tallis, di Ralph Vaughan Williams e le Enigma Variations (1899) di Edward Elgar.