Aree giochi, Montanari: in corso verifiche, almeno 70 a rischio sicurezza

parco giochi di via Sabotino "non è in capo al dipartimento e non è di proprietà del Comune di Roma pur se il Comune, dal 2009, e senza averne titolo, è intervenuto in quell'area", ha ribadito l'assessore

“Nell’ambito delle valutazioni che stiamo facendo sulle aree giochi, abbiamo iniziato a fare un’analisi, per tutelare la sicurezza dei bambini in particolare. Sono andata anche io a fare dei sopralluoghi. Stiamo valutando tutte le aree da mettere in sicurezza. Se è possibile che siano più o meno una settantina? Certo, il Comune di Roma non ha mai fatto niente per le aree giochi dei bambini, e non ha rispettato le norme che si rispettano in tutti i comuni. Ora è chiaro che ci troviamo con una situazione, come la stessa opposizione rileva, in cui non sono stati fatti interventi in passato nel rispetto della legalità. Se ci sono situazioni rischiose per i bambini per noi è un obbligo di legge intervenire. Stiamo investendo per tutte le riqualificazioni, cercheremo di smantellare e ricostruire il più possibile contestualmente, considerando la tempistica legata alle gare”. Lo ha detto l’assessore all’ambiente di Roma Pinuccia Montanari a margine di un evento in Sala del Carroccio interpellata rispetto alla possibilità che quanto è avvenuto nell’area giochi di via Sabotino, nel primo municipio di Roma, chiusa perché non a norma, possa verificarsi anche in altre aree giochi pubbliche della Capitale.

“Vorrei che fosse chiaro, però, a chi oggi solleva problemi che è un paradosso pensare che noi in tre mesi possiamo risolvere quanto non si è risolto in quindici anni”, ha sottolineato Montanari per poi tornare sulla questione del parco giochi di via Sabotino che “non è in capo al dipartimento e non è di proprietà del Comune di Roma pur se il Comune, dal 2009, e senza averne titolo, è intervenuto in quell’area. Noi dovevamo risanare una situazione dal punto di vista della legalità e abbiamo capito gli elementi e i titoli e siamo intervenuti per eliminare ogni elemento che mettesse a rischio l’incolumità pubblica”.

“Abbiamo ribadito la nostra disponibilità a intervenire con la riqualificazione e ad avere gratuitamente l’area da mettere a disposizione dei cittadini e delle mamme – ha aggiunto Montanari – ma l’area non è di proprietà di Roma Capitale, ma dell’Ater, ente regionale che ha sede anche Roma. Sono anni che c’è un’ambiguitá sull’area. La presidente del I municipio con lettera ha chiesto all’Ater la disponibilità dell’area, purtroppo però Ater ha richiesto per l’area specifica 44mln di euro facendo riferimento anche alle locazioni pregresse”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014