Via delle Muratte, Alfonsi: tornano i banchi, ma il problema sul resta

Intervistata dal Corriere della Sera il presidente del I Municipio, parla di una vicenda che si trascina da oltre 20 anni nel centro storico

È una vicenda che si trascina da oltre 20 anni, scrive il Corriere della Sera, quella dei banchi in via delle Muratte: due all’ingresso su via del Corso, ai quali se ne aggiungeranno presto altri 10 destinati alla vendita di libri. Riportiamo l’intervista integrale di Maria Egizia Fiaschetti a Sabrina Alfonsi.

Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio, è possibile che una strada così frequentata dai turisti, tra il Pantheon e Fontana di Trevi, sia ridotta a un suk?

«Nel 2013, allo scadere delle concessioni, abbiamo eliminato tutti i titoli irregolari. Su richiesta dei cittadini, abbiamo proposto di inserire elementi di arredo urbano nella nuova area pedonale. Sapevamo che se si fosse lasciato uno spazio vuoto, in un punto così strategico, si sarebbe presto riempito di paccottiglia».

E invece?
«Il Comune si è opposto. La giunta Marino ha dato seguito alla procedura, che ha avuto un iter piuttosto travagliato. Ho scritto al prefetto Tronca per chiedergli di bloccarla, finché i Cinque stelle nel maggio scorso hanno pubblicato il nuovo bando: a breve dovrebbero essere assegnate le postazioni».

Cosa teme con il ritorno delle bancarelle?
«Ai titolari, che hanno l’obbligo di vendere per il 90% libri, rimane un 10% di altre categorie merceologiche (articoli di piccolo artigianato, antiquariato e simili, ma non abbigliamento e prodotti alimentari). Il punto è come si controlla non solo il rispetto delle norme, ma anche l’attribuzione del punteggio in base a requisiti dichiarati, per i quali invece andrebbe rilasciato un titolo. Il rischio che tornino le chincaglierie è concreto».

Eppure i libri, nella selva di venditori abusivi piazzati a ogni angolo, potrebbero contribuire a migliorare il decoro.
«Nel centro storico, purtroppo, questa politica non ha più senso. Se chiudono le librerie storiche, le bancarelle rischiano di intaccare ulteriormente un mercato già in forte difficoltà».

Quale potrebbe essere la soluzione?
«Spostare le bancarelle nella cintura subito fuori dal centro e, via via, nelle periferie, con incentivi ai giovani come la concessione gratuita per un certo numero di anni».

Senza una trasformazione di via delle Muratte da vetrina di passaggio a salotto urbano con fontane e panchine, come si combatte il degrado?
«Speriamo che il nuovo comandante dei vigili, Antonio Di Maggio, intensifichi i controlli con i pattuglioni come sta avvenendo già in altre zone della città».

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