Raggi: al lavoro su sburocratizzazione-pagamenti imprese

"Stiamo procedendo a pagare tutti debiti fuori bilancio trovati e abbattendo i tempi di pagamento della pubblica amministrazione", ha detto il sindaco di Roma

“Stiamo lavorando molto sulla semplificazione, sulla sburocratizzazione. Stiamo procedendo a pagare tutti debiti fuori bilancio trovati e abbattendo i tempi di pagamento della pubblica amministrazione: dai 60 giorni trovati a 49 giorni”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi intervenendo alla presentazione di una ricerca su Roma nel 2030 (video integrale dell’intervento).

In particolare, dalla ricerca, realizzata dallo studio De Masi per conto della Camera di Commercio della Capitale, è emerso come da qui al 2030 Roma subirà una duplice concorrenza da nord con Milano e da sud con Napoli. La crescita della Capitale dipenderà dalla spesa pubblica e dall’andamento del turismo che a sua volta dipenderà da un miglioramento delle infrastrutture. Le realtà bancarie e le grandi imprese tenderanno a spostarsi a Milano.

Secondo lo studio iniziato nel 2017 e terminato nel maggio 2018 Roma avrà una crescita dell’economia legata al turismo. Che però sarà prevalentemente ‘povero’ con un segmento di lusso. Queste le altre previsioni: settori in ritirata saranno quello bancario tradizionale e la pubblica amministrazione. Il settore dell’industria classica si avvierà verso il declino. Ci sarà un ulteriore indebolimento del settore hi-tech. La tradizionale vocazione romana all’edilizia sopravviverà solo se si concentrerà sulle ristrutturazioni.

Tra i problemi sociali più acuti ci saranno: l’immigrazione, la disoccupazione giovanile, l’emigrazione intellettuale dei giovani, l’impoverimento, la sanità pubblica. Tra i punti di forza della Capitale: la bellezza, l’inclusione e la cultura

Proprio a proposito della ricerca, la sindaca ha sottolineato: «Questo è uno studio prezioso che ci serve per correggere la rotta, come stiamo facendo. Alcune cose vanno fatte oppure è meglio andare via, ma noi abbiamo intenzione di restare e invertire la rotta. È un onore essere la sindaca di Roma in un momento così particolare, la città sconta delle difficoltà e noi quando ci siamo insediati abbiamo deciso di iniziare dal principio e costruire le fondamenta per poi sviluppare un futuro solido. Dobbiamo uscire dalla logica delle emergenze e iniziare a pensare in grande guardando oltre, guardando al 2030 o al 2050: è quello che fanno in tutte le città del mondo e dobbiamo farlo anche noi. Scontiamo un piccolo gap, ma siamo pronti a colmarlo».

 

 

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