Giardini secchi a Roma, nonostante la pioggia

Parziale soluzione per i 50 manutentori del verde che aspettavano una risposta dal Comune. A Roma non più di 180 giardinieri

giardini senza manutenzione a Roma
I 50 giardinieri senza contratto chiedono di essere assunti

Le piogge di questi giorni hanno sono solo state un lieve sollievo per i giardini di Roma. La carenza cronaca di giardinieri, di manutenzione ha ridotto a una distesa di secco gran parte degli spazi verdi di Roma. E ha trovato solo una parziale soluzione la vicenda del 50 manutentori del verde che erano rimasti senza lavoro. 

Per 32 di loro è arrivato un contratto a termine di tre mesi, gli altri sperano in una possibile apertura del bando per le assunzioni che permetta loro di avere un lavoro più stabile. Ma comunque, se andrà bene, non ci saranno disponibili più di 50-70 posti.

Una goccia in un mare, considerato che Roma ad oggi ha solo 180 addetti al verde, alcuni tra l’altro impiegati in incarichi di coordinamento, dunque poco operativi sulle strade della città. Il Comune di recente ha anche varato un progetto con richiedenti asilo, ma questo è terminato e si attende che ne sia approvato un altro da fine settembre.

Gran parte delle colpe il Campidoglio le scarica su Mafia Capitale. Verde pubblico, Raggi scarica su Mafia Capitale. La sindaca Virginia Raggi infatti ha detto che “no si vuole mai che lo dica, ma davvero il fatto di Mafia Capitale ha spazzato via tantissimo, tutto il verde era gestito con appalti ‘malati’, ci siamo trovati con 180 giardinieri del Servizio giardini per tutta Roma. Ci sono Municipi da 130mila abitanti con un solo giardiniere. Che cosa abbiamo fatto? Oltre ad assumere le persone che sono nelle liste di collocamento, ci siamo inventati una collaborazione con i detenuti”.

Infatti, oltre ai richiedenti asilo è stata avviata una collaborazione col ministero di Grazia e Giustizia per l’utilizzo di alcuni detenuti al fine di ripulire alcune aree verdi, come il Colle Oppio. Tra l’altro un progetto nemmeno troppo innovativo visto che durante l’era Marino i detenuti la domenica dopo il mercato risistemavano l’area di Porta Portese.

Pannicelli caldi, diciamo noi, per una città come Roma che avrebbe bisogno di almeno mille giardinieri a tempo pieno. 

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