Autodemolitori, Raggi chiama in causa Zingaretti. E’ scontro con Regione

Rimpallo di responsabilità: dalla Regione fanno sapere di non avere competenze dirette nella gestione degli autodemolitori.

Sulla vicenda degli autodemolitori la giunta capitolina di Virginia Raggi chiama in causa il presidente della Regione Nicola Zingaretti. Secondo il Campidoglio, la Regione, che è ente delegante le funzioni autorizzative per gli autodemolitori, non ha sufficientemente chiarito a Roma capitale gli indirizzi in merito ai provvedimenti da adottare per consentire la prosecuzione delle attività nelle more della conclusione dei provvedimenti di autorizzazione. Così l’assessore capitolino Giuseppina Montanari, con una lettera inviata all’assessore regionale Massimiliano Valeriani e per conoscenza anche al ministero dell’Ambiente e alla Città metropolitana, ha comunicato che “eventuali provvedimenti ‘extra ordine’ per la prosecuzione delle attività nei termini dell’art. 191 del Dgls 152/06, dovranno essere adottati dal presidente della Giunta regionale sulla base delle competenze attribuite alle regioni dall’ordinamento vigente”.

Roma capitale dunque sostiene che se, a causa del contenzioso aperto davanti al Tar, si riveli impossibile aprire o chiudere le conferenze dei servizi per l’approvazione dei progetti, dovrà essere Zingaretti ad autorizzare eventualmente la prosecuzione delle attività nelle more della regolarizzazione o ricollocazione. Allo stesso Zingaretti, secondo Montanari, spetta autorizzare proroghe nel caso le conferenze dei servizi abbiano esito negativo sia per i profili urbanistici relativi alla localizzazione degli impianti, sia per quelli ambientali e di sicurezza, come quelle relative a impianti che si trovano in aere sottoposte a vincoli ambientali o archeologici (ad esempio il parco di Centocelle). Secondo il Campidoglio, in contrasto con quanto si ritiene alla Regione Lazio, la legge regionale delegherebbe ai comuni “unicamente le competenze in via ordinaria relative all’approvazione dei progetti degli impianti e l’autorizzazione all’esercizio dei medesimi in via definitiva”.

Dalla Regione fanno sapere di non avere competenze dirette nella gestione degli autodemolitori. Inoltre si sottolinea come la Direzione regionale competente ha già inviato al Comune di Roma, alla Città metropolitana e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente un atto di indirizzo, ma spetta al Comune – dicono dal palazzo sulla Colombo – procedere con tutti gli adempimenti del caso. Anche la sentenza del Tar individua nel Comune capitolino e nella Città metropolitana gli enti delegati a decidere e intervenire, non facendo alcun riferimento alla Regione.

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