Nell’app delle bici di Uber l’Esquilino si chiama ‘Chinatown’

Polemiche politiche dopo la scoperta fatta su Uber Jump: ma la denominazione già c’era su Google Maps

Non si arrestano le polemiche che riguardano Uber Jump, il nuovo servizio di bike sharing inaugurato a Roma dal colosso di San Francisco. Questa volta l’oggetto del contendere riguarda una scoperta che è stata fatta sull’app per prenotare le biciclette attraverso lo smartphone. L’Esquilino, uno dei sette colli capitolini nonché storico quartiere di Roma, nella mappa di Google utilizzata da Uber diventa ‘Chinatown’.

Quella che potrebbe essere stata una semplice leggerezza o una scelta voluta per rendere più internazionale il quartiere, è stata presa malissimo da parte di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni si è scagliato contro Uber intimandogli di ripristinare il nome Esquilino e di togliere quello che “ha il sapore del sobborgo di New York mentre siamo nel pieno della Caput Mundi”.

Una levata di scudi contro la multinazionale americana che è partita sia da politici locali, come Stefano Tozzi e Andrea De Priamo, sia ai piani alti della politica nazionale con il deputato di FDI Federico Mollicone.

A dir la verità la scritta ‘Chinatown’ era presente sull’app di Google Maps già prima che arrivasse il servizio di Uber Jump a Roma. Servizio che si è appoggiato proprio alle mappe dell’altra società californiana per permettere di localizzare le proprie biciclette.

 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014