Gualtieri, “italiani bravi risparmiatori ma non investitori”

Per il ministro dell'Economia " bisogna essere più ambiziosi per riuscire ad avere un mercato dei capitali unico"

Gli italiani sono “bravi risparmiatori ma non altrettanto bravi investitori“. E’ quanto ha dichiarato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, alla presentazione del rapporto dell’Ocse “Capital Market Review of Italy” presentato oggi al ministero delle Finanze.

Secondo Gualtieri, in Italia le famiglie non approcciano a soluzioni d’investimento alternative nel mercato privato. Il ministro ha osservato che la ricchezza complessiva dei nuclei familiari resta in depositi e conti correnti quando, invece, dovrebbe essere maggiormente impiegata nei mercati dei capitali. E’ necessario, tenendo presenti i vincoli, “essere più ambiziosi per riuscire ad avere un mercato dei capitali unico che consenta di compiere passi ulteriori, in maniera pragmatica” ha detto. Per Gualtieri, la priorità nel quadro del mercato europeo è una maggiore proporzionalità. In questo contesto, occorre “operare in modo più efficiente, affinché tutti i player possano interagire tra loro” ha spiegato. Uno dei modi possibili, secondo il titolare del dicastero, è la riduzione delle frizioni che esistono tra le normative Ue e quelle nazionali.

“L’investimento è importante perché aumenta la liquidità, ma dobbiamo normalizzare le misure per impedire che una regolamentazione eccessiva possa far uscire le imprese dal mercato”, ha osservato il ministro.

L’Unione europea, sostiene Gualtieri, dovrebbe predisporre un “Roll book” che tenga conto di piccole e medie imprese, con disposizioni utili a semplificare il quadro normativo al fine di migliorare l’integrazione del mercato. “Gli investitori hanno talvolta difficoltà a mettere soldi nell’economia reale a causa di vincoli europei disincentivanti” ha detto ancora.

“Occorre – ha precisato – creare un’architettura di supervisione europea ben definita”. Rispondendo alle domande della stampa, Gualtieri ha fatto sapere di essere “fiducioso” su un rimbalzo della crescita economica del paese nel primo trimestre 2020. Secondo il ministro, nel suo complesso il dato relativo alla crescita del 2019 è stato migliore delle previsioni ma, ha aggiunto, “confidiamo in un rimbalzo nel primo trimestre del 2020 e lavoriamo al programma di misure presentate nella manovra di bilancio”.

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