Alberghi e ristoranti, l’anno zero della Capitale
Oggi la protesta dei ristoratori che non ce la fanno più. Fatturato evaporato e poche risposte dal governo


(Foto Omniroma)
Roma sempre più in crisi. Oggi la protesta dei commercianti e ristoratori romani aderenti al Mio, il movimento di categoria, che questa mattina con un corteo di auto hanno percorso a passo d’uomo il centro della Capitale creando il caos nel traffico nell’ora di punta.
La lunga fila di vetture, partita dalla stazione Tiburtina, ha raggiunto il Teatro Marcello percorrendo alcune delle principali arterie dove non son mancati episodi di nervosismo da parte delle persone bloccate dalla protesta. “Siamo esasperati. Le nostre attività hanno subito significativi cali di fatturato ma dal governo non arrivano soluzioni serie”, commentano i commercianti. “Di questo passo molti di noi non apriranno più le saracinesche”, hanno conlcuso.
Ma l’altro anno zero riguarda gli alberghi. “In Italia, la pandemia ha colpito duro sulle imprese ricettive e termali, che sono senza dubbio tra le più colpite, se non le più colpite in assoluto. In queste settimane, stiamo assistendo a una replica di quanto già visto durante il lockdown primaverile, quando Istat registrò un calo del 91% delle presenze negli esercizi ricettivi (7 milioni di pernottamenti nel trimestre marzo ‐ maggio 2020, a fronte degli 81 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente). Fosche prospettive incombono sulle festività natalizie e sulle vacanze invernali”. Questa la denuncia del direttore generale di Federalberghi Alessandro Massimo Nucara nell’audizione sul disegno di legge n. 2790 bis davanti alla Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati.
A proposito dell'autore

Giornalista professionista, mi occupo dei principali temi economico-finanziari. Comincio nel 2010 a MF-Milano Finanza per poi passare nel 2014 all'agenzia di stampa finanziaria MF-DowJones. Nel 2015 sono a Formiche.net dove mi occupo di banche e politica economica mentre nel 2016 approdo a Radiocolonna.