Antiriciclaggio: Roma si candida per sede europea dell’Autority

Lettera del sindaco al governo per avere il sostegno. Nascita di un asse Gualtieri-Meloni per rilanciare la Capitale

Dopo che la giunta capitolina ha approvato la memoria con cui ha dato mandato al sindaco di intraprendere tutte le iniziative istituzionali per ospitare nella Capitale la sede dell’Autority europea dell’antiriciclaggio, Roberto Gualtieri ha scritto una lettera al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al vicepresidente e ministro affari esteri Antonio Tajani e al ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, per sostenerne la candidatura.

Secondo quanto riferisce ‘La Repubblica’, Gualtieri ha evidenziato che l’Italia possiede una tra le legislature più avanzate sul fronte dell’antiriciclaggio e gode di un ampio riconoscimento a livello internazionale quanto all’efficacia della sua attuazione.

E, come sede dell’Autority destinata a rafforzare l’apparato normativo di lotta al riciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo, Roma viene definita da Gualtieri il naturale luogo di incubazione a cui si aggiungono la storia, il patrimonio artistico e la collocazione geografica della città, la stessa dove sono stati firmati i trattati istitutivi della Comunità economica europea e della Comunità europea dell’energia. La sede individuata potrebbero essere le Torri Ligini all’Eur, quartiere ben collegato all’aeroporto di Fiumicino e a poca distanza dal Centro storico.

Ora occorre attendere le mosse del governo a sostegno della candidatura di Roma ad ospitare la nuova Autority. Del resto, come sostiene sempre ‘La Repubblica’, starebbe nascendo un asse Gualtieri-Meloni per rilanciare la Capitale, dove il Premier ha anche la base del suo elettorato. Meloni, da italiana e da romana, si è già detta pronta a dare battaglia per l’Expo 2030 e lo dovrebbe essere anche per la sede dell’Antiriciclaggio europeo.

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