“Eseguito lo sfratto a via Radicofani, a Fidene, Roma, dove una famiglia di quattro persone, di cui due minori, ha rischiato di finire in mezzo alla strada (letteralmente). Negli ultimi minuti, in seguito a ripetuto tentativi, pare si sia offerta una parrocchia la quale mette a disposizione un mini appartamento per qualche giorno”. E’ quanto si legge in una nota di Asia-Usb.
“Va sottolineato che l’Onu aveva chiesto la sospensione dell’esecuzione allo stato Italiano per evitare danni irreparabili, ma l’Ufficiale giudiziario – aggiunge – non ha minimamente preso in considerazione il fatto, dicendo che risponde solo al Tribunale ed agli interessi della proprieta’. Perfino la polizia ha provato a mediare ma la proprieta’ e’ stata irremovibile, nonostante disponga dell’intero palazzo con altri 19 alloggi locati. Una particolate menzione la meritano il Comune per aver completamente smantellato e distrutto ogni politica per la casa e la Regione Lazii, la quale continua a non ascoltare i ripetuti appelli ad intervenire sull’emergenza e a non rispettare gli impegni presi con le parti sociali. La famosa Graduazione di cui parlava il Prefetto non e’ applicata e gli sfratti si abbattono come esecuzioni sulle teste dei cittadini che sono incolpevolmente morosi, occupanti o hanno finita la locazione”.